Sipari aperti nel fine settimana nei principali teatri della Tuscia.
A cominciare dal “Lea Padovani” di Montalto di Castro che domenica 19, ore 18, rappresenta “Testimone d’accusa”, di Agatha Christie (1890-1976), traduzione Edoardo Erba; regia di Geppy Gleijeses. Sul palco, gli interpreti, Vanessa Gravina e Giulio Corso, sono affiancati da altri 9 attori. Il regista svela due particolari: “In scena avremo lo stenografo che scriverà, con il particolare ticchettio, tutti i verbali del processo su una macchina stenografica autentica del 1948 (la commedia è del 1953), i sei giurati saranno scelti tra il pubblico sera per sera, e chiamati a giurare e ad emettere il verdetto. Buoni brividi a tutti!”. “Testimone d’accusa”, definito “magistrale dramma giudiziario”, racconta le gesta di un uomo adultero Leonard Vole che viene arrestato per l'omicidio di Emily French, un'anziana benestante. Ignara che l'uomo fosse sposato, la donna lo aveva nominato suo principale erede, appuntando pertanto i sospetti degli inquirenti su di lui. Quando sua moglie, l'austriaca Romaine, accetta di testimoniare, invece di muoversi in sua difesa si rivela un'efficace testimone dell'accusa...
Altre segnalazioni. A Tarquinia, il Teatro “Rossella Falk”, sabato 18, alle ore 21, ospita “Il primo servitore”, regia di Michele Modesto Casarin; con Matteo Campagnol, Filippo Fossa, Aristide Genovese, Manuela Massimi, Alberto Olinteo, Anna Zago, Lia Zinno/Irene Silvestri.
Ad Acquapendente, domenica, alle ore 17,30, è operativo il Teatro Boni con lo spettacolo “Casalinghi disperati” di Cinzia Berni e Guido Polito, regia di Nicola Pistoia; sul palco Giancarlo Fares, Andrea Catarinozzi, Stefano Tomassini, Valerio Giombetti, per la regia di Nicola Pistoia.
Sinossi. Tre uomini, separati e piuttosto al verde, si dividono un appartamento districandosi tra faccende domestiche, spese al supermercato e una difficile convivenza. I tre casalinghi disperati potrebbero anche riuscire a trovare un equilibrio, se non fosse per il rapporto con le rispettive ex mogli che comunque continua a condizionare le loro vite. L’arrivo di un ospite leggermente bipolare sconvolgerà tutti. “Le problematiche affrontate dagli uomini separati – sottolinea Sandro Nardi, direttore artistico del Boni - tra costi di mantenimento, appuntamenti concordati per vedere i figli, delusioni e incertezze, raccontate in chiave ironica, sono le tematiche al centro di questa commedia tra divertimento, equivoci e amicizia”.