Senza stipendio né tredicesima a causa dell’attacco hacker al Comune di Viterbo. Sono 18 i lavoratori della Caritas rimasti senza compenso il mese di dicembre. Tutta colpa di quanto avvenuto l’8, quando oltre 540 enti e amministrazioni italiane tra i quali, appunto, il Comune di Viterbo, sono stati vittime di un’intrusione di vaste proporzioni ai sistemi digitali utilizzati per la fornitura dei servizi. Molti di disagi per la cittadinanza, tra cui i ritardi nell’erogazione dei buoni mensa e delle rette per gli asili nonché nel saldo dei pagamenti ai fornitori. E a farne le spese sono stati anche gli operatori della Asp Giovanni XXIII.
A denunciare l’accaduto è la Fp-Cisl di Viterbo, tramite Francesco Guitarrini. “La struttura – spiega il sindacalista - a causa della difficoltà di vedersi saldate le fatture correnti non ha potuto adempiere al pagamento della fornitura di prestazioni assistenziali e infermieristiche operate dalla Caritas. Non vogliamo prendere le difese della cooperativa in quanto consapevoli che sappia difendersi da sola, ma è pur vero che l’esposizione di quest’ultima verso l’Asp è di svariate migliaia di euro”. La Fp Cisl sottolinea come la crisi finanziaria, conseguente all’attacco informatico, stia avendo ricadute significative sugli operatori che offrono comunque le prestazioni sanitarie richieste e sono indietro di stipendio e tredicesima mensilità.
“Un Natale magro se non magrissimo per 18 dipendenti che ancora non hanno avuto le competenze necessarie, peraltro di stipendi molto bassi, per non parlare di adeguamenti contrattuali mai riconosciuti.