Serata tra scambisti a Sutri finisce in rissa, lite tra gestori di club privé: i clienti scappano nudi (coperti solo dalle tovaglie)

Una nottata in una lussuosa dimora di campagna nel 2021 finì malissimo: sedie per aria, bicchieri in frantumi, mazze usate per distruggere i mobili e gli ospiti, completamente nudi, avvolti solo dalle tovaglie

Sutri, serata tra scambisti finisce in rissa: lite tra gestori di club privé, i clienti scappano nudi (coperti solo con le tovaglie)
di Cesare Bonifazi e Maria Letizia Riganelli
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Martedì 24 Ottobre 2023, 21:33 - Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 09:00

Sedie che volano, bicchieri in frantumi, mazze usate per distruggere i mobili e gli ospiti, completamente nudi, avvolti solo dalle tovaglie, che escono da una lussuosa dimora di campagna lontana da occhi indiscreti. Quella che sembra una scena di un film erotico di serie B, è invece una serata andata storta in un club privato di Sutri, in provincia di Viterbo. E che si è trasformata in un’avventura giudiziaria per tre persone. Al banco degli imputati infatti siederanno due uomini e una donna accusati di aggressione, minacce e furto e di aver mandato all’aria una serata “speciale”. A dispetto delle apparenze, per una questione di denaro. 

Il processo nasce dalla burrascosa festa che si è svolta il primo maggio 2021 in una villa della Tuscia, utilizzata come locale per scambisti.

Una serata di carezze e incontri. E l’occasione sembrava quella giusta per riavvicinarsi: celebrare la fine dell’emergenza Covid. Così, mentre gli ospiti stavano comodamente amoreggiando sui divanetti di pelle, tre persone hanno cominciato a urlare e sbattere i bicchieri. La situazione è degenerata quando è spuntata una mazza da golf. A quel punto, invece dei baci, sono volati pezzi di vetro e plastica in ogni dove. Finché ad essere colpito è stato proprio il titolare del locale il quale si è preso un a mazzata e un pugno. Il caos. Le coppie occasionali sono “scoppiate” e gli invitati completamente nudi si sono fatti strada verso l’uscita raccogliendo quello che potevano per andarsene il prima possibile e non diventare anche loro vittime di quella furia. 

Mandano all’aria una serata per scambisti e picchiano il gestore del club

Il terzetto di disturbatori, una coppia e un loro amico, avrebbe creato quel parapiglia perché uno di loro gestiva a Roma un locale simile insieme al titolare e pretendeva del denaro che pensava gli fosse dovuto. E infatti, prima di dileguarsi i tre hanno preso direttamente dalla cassa quattromila euro: «Mi hanno minacciato, picchiato e hanno spaccato tutto quello che hanno trovato - le parole del titolare, un 55enne originario di Santa Maria Capua Vetere - Quando sono arrivati i carabinieri hanno raccontato che c’era stata una rissa. Ma io ho detto subito che non era andata così».
Sulle motivazioni il gestore spiega infatti: «Dicevano che gli dovevo 400mila euro - ha spiegato - ma non era affatto vero. Durante la quarantena avevo subaffittato da loro un locale per le serate scambiste. Un amico comune, mentre il club era chiuso per il lockdown, mi chiese le chiavi per fare delle foto. Ma invece delle foto rubò tutti i mobili. Secondo loro ero io il responsabile e da quel giorno hanno iniziato a chiedermi indietro i soldi». 

Richieste che con il tempo sono diventate sempre più pressanti, fino ad arrivare alle botte: «Mi hanno rovinato la reputazione, dicevano a tutta la mia cerchia che gli dovevo dei soldi. Hanno parlato di questo anche con i soci del club mentre erano nel locale nudi e molti li ho persi». Gli ospiti della serata, finita tra urla, panico e fuggi fuggi generale, saranno chiamati a testimoniare e raccontare nei dettagli cosa ricordano di quella nottata.

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