Non c’è pace nel quartiere di San Faustino. Dopo la tensione tra immigrati e storici residenti, ieri mattina c’è stato l’ennesimo episodio di violenza. Poco prima dell’ora di pranzo un uomo ha massacrato di botte il figlio. Ed ora si trova agli arresti domiciliari.
IL PESTAGGIO
La lite è avvenuta proprio nella piazza, tra moltissime persone. Secondo quanto ricostruito dagli agenti della polizia, arrivati sul posto, il padre ha preso a ceffoni il figlio perché avrebbe insultato la sua nuova compagna. La lite però non si è limitata a qualche schiaffo, il padre avrebbe infierito sul ragazzo anche con un bastone. Quando la polizia è riuscita a separarli, il figlio è stato affidato alle cure dei sanitari del 118 e trasportato in ospedale: ne avrà per 40 giorni. Mentre il padre è stato ascoltato dalla polizia, che sta lavorando per chiarire la situazione.
L’uomo che ieri mattina ha picchiato brutalmente il figlio invece rischia una denuncia per l’aggressione, sempre che il ragazzo intenda procedere. L’episodio ha attirato ancora l’attenzione delle forze dell’ordine nel quartiere, già molto presenti. Una presenza che per molti degli immigranti che lì vivono e lavorano sta diventando troppo. Tanto che alcuni hanno iniziato a puntare il dito contro i residenti, “colpevoli” di averli chiamati per controllare la situazione. Ci sarebbero state pesanti minacce di morte rivolte al alcuni residenti, anche se al momento nessuno pare che abbia deciso di sporgere denuncia.
LE TENSIONI
Della situazione ad alta tensione è stato investito il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, che ha preso in carico il problema e disposto nuove forme di controllo e vigilanza.
La serata è finita con un carabiniere ferito e un nigeriano prima arrestato e poi ammonito con un avviso orale dal questore Fausto Vinci. Mentre per il gestore del locale di via Signorelli è arrivata la chiusura del locale per 15 giorni. Sospensione che ha fatto infuriare, non poco, il titolare. Per questa ragione per tutto il fine settimane il quartiere resterà ancora, e ancora di più, sorvegliato speciale.