"Noi a un passo dalla stabilizzazione beffati dal Pnrr": la denuncia dei prof precari. Solo nella Tuscia sono centinaia

"Noi a un passo dalla stabilizzazione beffati dal Pnrr": la denuncia dei prof precari. Solo nella Tuscia sono centinaia
di Federica Lupino
3 Minuti di Lettura
Martedì 12 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 21:19

Sono alcune centinaia solo nel Viterbese. In graduatoria ormai da quattro anni, dopo multipli incarichi di supplenza, finalmente a suon di scorrimenti in fondo al tunnel vedevano la tanto agognata cattedra fissa. E invece no, non potranno essere stabilizzati perché di fatto, avanti a loro passeranno i vincitori dei concorsi banditi in base al Pnrr.

Non tutto è oro quello che luccica, almeno nel caso dei Piano nazionale di ripresa e resilienza che, in questo caso, ha stroncato le legittime aspirazioni degli insegnanti di orni ordine e grado vincitori del concorso 2020 e, appunto, in attesa di un incarico a tempo indeterminato. A raccontare la vicenda sono alcuni dei prof precari della Tuscia: tanti di quei candidati stanno dando vita al “Movimento idonei 2020 in ruolo, gli invisibili” che raccoglie insegnanti che hanno partecipato alle varie prove per tutte le classi di concorso, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado.

Si tratta di un movimento spontaneo, coordinato dai due portavoce nazionali Gian Michele Mostardini e Alessandra Torrioni, “originato dal fatto che le migliaia di persone che popolano queste graduatorie di merito, per effetto degli accordi che la politica ha stretto con l’Europa in ambito Pnrr, rischiano seriamente di non veder realizzato il loro diritto all’assunzione in ruolo”, dicono. Il motivo sta in “una serie di norme che prevedete il prioritario accesso alla professione docente di coloro che risulteranno vincitori degli imminenti concorsi Pnrr, come stabilito con le istituzioni di Bruxelles”.

Per rispettare le regole europee anche l'Italia ha dovuto bandire concorsi per i docenti nonostante ci siano ancora in essere graduatorie valide da concorsi precedenti.

Bandi che hanno dato vita a “graduatorie di merito a esaurimento”, ovvero “elenchi sono pieni zeppi di persone che attendono di essere collocate e di essere assunte in ruolo, nella stragrande maggioranza delle regioni italiane”.

Lunedì 11 marzo inizieranno le prove del nuovo concorso Pnrr per la primaria e l’infanzia e chi sarà idoneo avrà la precedenza per l’assunzione rispetto ai precari nelle graduatorie da anni. Sarà il primo dei tre che si svolgeranno in questi anni: le persone che sono nelle graduatorie dei concorsi precedenti rischiano di rimanere al palo per il prossimo triennio.

La rabbia dei precari è tanta: “Si sta parlando di persone che – sottolineano dal Movimento - hanno speso soldi per prepararsi, hanno impiegato del tempo, hanno sacrificato gli spazi vitali con le loro famiglie e hanno sostenuto le prove di un concorso ordinario senza nessuno sconto. E che hanno la legittima aspirazione dopo aver superato le prove di poter entrare e avere una stabilizzazione”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA