VITERBO - Manca solo la panchina dello spogliatoio, per il resto c' tutto: il piccolo grande mondo di Diego Armando Maradona arrivato a Viterbo per una mostra che durer questo e il prossimo week-end all'interno della chiesa degli Almadiani. Gli scarpini magici della Puma con i quali riusciva a dare alla palla traiettorie fenomenali; le magliette del Napoli e dell'Argentina. Ma anche il contratto con il quale passò dal Barcellona al club di Ferlaino per la cifra record di 13 milioni di dollari.
Insomma, le memorabilia di Diego. Tutte da vedere, ma non da toccare, si raccomandano gli organizzatori.
A mettere su l'esposizione dei gioielli del ”Pibe de oro” il Viterbo Club Napoli. Una cinquantina di ”pezzi” pregiati che fanno parte del Museo di Maradona, allestito nel corso degli anni da Saverio Silvio Vignati, storico magazziniere del Napoli Calcio e da sua moglie Lucia, baby sitter dei figli del campione argentino. I cimeli - si fa per dire - costituiscono un autentico patrimonio sportivo, arricchitosi negli anni grazi ai ”regalini” che il ”Pibe de oro” ha fatto a Saverio Vignati e che questi ha provveduto a conservare alla stregua di preziose reliquie.
I componenti del Club azzurro made in Viterbo sono oggettivamente in effervescenza per l’avvenimento che è il primo pubblico del sodalizio, nato appena qualche mese fa. Non c'è solo la vita del campione, ma anche quella dell'uomo in mostra a Viterbo: come la caffettiera, rigorosamente napoletana.
Sarà tuttavia possibile offrire qualche piccolo contributo destinato a due associazioni Onlus: la Geco Pausil Ypon di Napoli e la Abio di Viterbo, il gruppo dei volontari che si prende cura dei bambini all’ospedale di Belcolle.