Mannino lascia la guida della Cisl: "La nuova segretaria sarà una giovane donna"

Mannino lascia la guida della Cisl: "La nuova segretaria sarà una giovane donna"
di Federica Lupino
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Martedì 12 Dicembre 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 19:41

Dopo nove anni alla guida della Cisl, Fortunato Mannino lascia. “Quando il nostro sindacato parla di ricambio generazionale non sono parole a vuoto: al mio posto ci sarà una giovane donna. Sono certo che riceverà l’eredità che ho lasciato e saprà migliorarla”, dice. Domani è previsto il consiglio generale: appuntamento alle 9,30 nella sala conferenze delle “Terme dei Papi”. Mannino ufficializzerà le sue dimissioni e sarà eletta la nuova segretaria. Per l’occasione, ci saranno Luigi Sbarra ed Enrico Coppotelli, rispettivamente segretario generale della Cisl nazionale e della Cisl Lazio. “Che regalo per me”, ammette Mannino.

Segretario, perché lascia?
“Ho 64 anni e ho deciso di non chiedere il terzo mandato. Il 4 dicembre sono stato eletto presidente regionale dell’Iscos, una no-profit della Cisl che si occupa di progetti per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni di Africa, Asia e America Latina. Nel Lazio l’associazione si concentra sul Senegal. Un grande onore per me”.

La sua è una vita all’interno della Cisl, giusto?
“Sì, ho iniziato a 30 anni come delegato: allora lavoravo nel cantiere della centrale nucleare di Montalto di Castro. Poi mi hanno chiesto di diventare operatore della Cisl. Quindi, nel ’97 sono stato eletto segretario generale della Fisascat, incarico ricoperto fino al 2005 quando l’allora segretaria Rosita Pelecca mi ha voluto in segreteria.

Lì sono rimasto fino al 2012 quando sono tornato alla guida della Fisascat, categoria che ho portato a oltre 1.800 iscritti”.

E poi l’elezione a segretario generale…
“Era la fine del 2015. Dopo una scelta poco lungimirante di accorpare Viterbo con Roma e Rieti mi è stato chiesto di ricostituire laCisl e riportarla al vertice del dialogo sociale”.

Pensa di esserci riuscito?
“Sono stati anni duri. Ma allora gli iscritti erano poco più di 15mila. Ora sono quasi il doppio: da quando sono alla guida, abbiamo guadagnato mille iscritti all’anno, arrivando a quasi 30mila. Siamo il primo sindacato nei servizi di patronato e Caf: nell’ultima campagna fiscale abbiamo lavorato 13.180 dichiarazioni. Siamo un punto di riferimento per tessarati e non, per lavoratori, pensionati e studenti, anche stranieri. Ma anche per le istituzioni: ci sediamo a tutti i tavoli senza preconcetti, per proporre e non solo contestare”.

A chi lascia la sua eredità?
“Il nome sarà svelato al consiglio. Ma sono orgoglioso di aver lavorato per creare un gruppo dirigente giovane, motivato e capace. Lascio a testa alta, consapevole che quanto fatto non andrà disperso ma, anzi, valorizzato”.

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