Viterbo, lettere anonime a Marini
assolto agente penitenziario

Viterbo, lettere anonime a Marini assolto agente penitenziario
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Venerdì 25 Ottobre 2013, 12:27
VITERBO - A meno che il vero colpevole non si faccia avanti di sua sponte, sono destinate a restare anonime le lettere ingiuriose e velatamente minatorie inviate nell’autunno del 2009 all’allora sindaco del capoluogo Giulio Marini.

L’unico imputato, un agente penitenziario del carcere di Mammagialla, è stato assolto ieri mattina con formula piena dal giudice Eugenio Turco. A favore della guardia carceraria, tra le altre cose, i risultati diametralmente opposti delle due perizie grafologiche cui è stato sottoposto. Quella del tribunale dà per certa la sua scrittura, il contrario quella di parte: uno a uno, palla al centro.



All’agente non giovò il suo mestiere quando finì indagato: erano i giorni in cui l’ex funzionario comunale Massimo Scapigliati era in carcere per tangenti e gli investigatori sospettarono che questa vicenda potesse averlo ispirato. “Prendi le mazzette. Quanti Scapigliati hai?”, c’era scritto in una delle missive. Ma quello che è più curioso è che le lettere portavano la firma di un benzinaio nei pressi della questura.



Fu lui che, trovandosi la Digos sul posto di lavoro, pensò all’agente penitenziario, suo rivale d’amore 20 anni prima, l’unica persona che secondo lui poteva avere motivi per portargli rancore.
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