Guardia costiera, Natale sicuro a tavola: multe salate e pesce sequestrato

Guardia costiera, Natale sicuro a tavola: multe salate e pesce sequestrato
di Massimo Chiaravalli
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Sabato 24 Dicembre 2022, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 27 Dicembre, 11:39

Per la vigilia di Natale a tavola il pesce è d’obbligo. Ma che sia buono e pure con le carte in regola. A far sì che tutti questi fattori si incastrino pensa la Guardia costiera, che proprio in materia di controllo della filiera della pesca e tracciabilità dei prodotti ha effettuato una serie di verifiche nelle attività commerciali, sia all’ingrosso che al dettaglio, a tutela dei consumatori. E a Viterbo non è filato via tutto liscio come l’olio.

Operazione “Senza traccia”: i militari della direzione marittima di Civitavecchia hanno puntato anche sul resto dei territori di competenza, che toccano anche le provincie di Viterbo e Frosinone. Complessivamente il bilancio parla di sanzioni amministrative per un totale di circa 127 mila euro, con il sequestro di oltre 4 tonnellate di prodotti ittici. Proprio quel pesce che stasera sarebbe finito su qualche tavola. Pure quella di qualche viterbese, perché sanzioni e sequestri non sono mancati neanche qui. Partiamo proprio dalla Tuscia: 18 i controlli effettuati, con sei ispezioni. Il risultato finale è di tre sequestri, per complessivi 70 chili, e 13.344 euro di multa.

«Con l’approssimarsi del periodo delle festività natalizie e con il conseguente incremento della domanda di prodotti ittici - spiegano i militari - le attività di controllo hanno riguardato attività commerciali, punti di sbarco, pescherecci e pescatori non professionali, all’esito delle quali sono state riscontrate varie irregolarità, riguardanti soprattutto la mancanza delle informazioni obbligatorie in materia di tracciabilità ed etichettatura, contestando anche diverse infrazioni di natura igienico-sanitaria e relative a prodotti ittici preconfezionati posti in vendita oltre la data di scadenza».

Fortunatamente per i titolari, nella Tuscia le attrezzature non sono finite come il pesce nelle mani dei militari e le sanzioni elevate non sono state a carattere penale.

Non può dire altrettanto Civitavecchia, che di questo tipo ne ha registrate due, insieme a 28 amministrative. Non solo: qui su 196 controlli e 50 ispezioni la Guardia costiera ha proceduto con 19 sequestri e fatto sparire dalla circolazione 483 chili di pesce e 577 pezzi di attrezzatura. A Frosinone possono invece dormire sonno tranquilli, ovviamente dopo il cenone: 9 controlli, 3 ispezioni e nulla di fatto.

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