Il contatto tra Giuseppe Povia e i Giorni anomali c'era stato lo scorso 11 novembre al teatro Caffeina, dove i nostri avevano organizzato e aperto il live dell’autore di “Vorrei avere il becco” e “I bambini fanno oh”. «Dopo quell’esperienza – dice Federico Meli, voce della band - ci ha detto che in qualche modo avrebbe voluto darci una mano, perché gli era piaciuto il nostro progetto. Così ci ha chiesto di dargli un paio di tracce e noi gliele abbiamo mandate». Detto, fatto. Perché i Giorni anomali hanno praticamente già pronto il loro nuovo album, a cui manca solo il titolo e qualche ultimo ritocco.
Ciò che ne è uscito fuori è un mix tra i due universi che ruotano intorno a Povia e alla band viterbese. «Lui – continua Meli - ha riadattato alcune parti della canzone a modo suo, rivedendo parte del testo. Sarà il singolo del nostro nuovo disco e ci sarà anche un video. Stiamo definendo dove registrarlo». Il titolo del brano, scritto a quattro mani, è ancora top secret. Ma non i contenuti. «La canzone parla di un mondo filtrato a livello di informazioni e mass media, un tema in cui Povia si riconosce. Sarà quello principale».
Non solo quello però, il testo è forte: il protagonista viene messo davanti allo specchio, facendogli prendere consapevolezza della realtà vera e del fatto che c’è anche speranza. Il nuovo album? Procede bene. «La fase di pre produzione è già chiusa, l’uscita del disco sarà all’inizio di aprile, forse il primo. Contiene 10 canzoni: otto inediti – conclude Meli - più i due singoli usciti recentemente».
© RIPRODUZIONE RISERVATA