Covid, aumentano i casi nella Tuscia. La Fimmg (medici di base): "Ecco quando usare le mascherine"

Covid, aumentano i casi nella Tuscia. La Fimmg (medici di base): "Ecco quando usare le mascherine"
di Federica Lupino
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Domenica 27 Agosto 2023, 15:47

“Vista la circolazione abbastanza vivace del virus, non riportata dalle statistiche, è preferibile mantenere l’uso di mascherine nei nostri studi”. Si riaffacciano le infezioni ma nulla a che vedere con la gravità dei sintomi durante la pandemia. Visto che il Covid, seppur lontano dall’attenzione mediatica, rialza la testa, la Fimmg Lazio, Federazione italiana dei medici di medicina generale, raccomanda ai camici bianchi di usare tutte le precauzioni. Compreso differenziare gli orari negli ambulatori: “Consigliamo di mantenere una modalità di visita che tenga conto nel “triage” della sintomatologia manifestata dall’assistito, mantenendo orari differenziati di accoglienza per evitare contatti pericolosi”, continuano le raccomandazioni.

Recenti documenti dell’Organizzazione mondiale della sanità evidenziano come a luglio nel mondo ci siano stati oltre 1 milione di nuovi casi e circa 3100 decessi riconducibili all’infezione. E nel Viterbese? “Purtroppo, essendo saltato il tracciamento, avere un quadro preciso non è possibile. Quello che vediamo nei nostri ambulatori – spiega Michele Fiore, segretario provinciale della Fimmg – è che i casi stanno aumentando ma per fortuna senza risvolti mortali”. A livello di sintomi, infatti, ormai si tratta di una malattia respiratoria. “Certo, occorre sempre fare attenzione ai fragili e a chi soffre già di altre patologie”, sottolinea.

Per questo, l’appello della Fimmg di Viterbo è quello di usare il buon senso: “Indossare la mascherina quando si va dal medico o si entra in ospedale sarebbe un atteggiamento da adottare sempre, così come le norme igienico-sanitarie raccomandante”, sottolinea.

Inoltre, se si è contagiati, benché l’isolamento non sia più un obbligo, sarebbe opportuno. In autunno, si ripartirà con le vaccinazioni contro il Covid: “Sperando che si tratti di monodose, questa volta”, rimarca Fiore. Si iniziaerà dagli over80 e dai fragili, ma i medici di famiglia caldeggeranno la profilassi a tutti i pazienti con oltre 60 anni.

Cambiate, intanto, le regole che i medici dovranno seguire in caso di contagio accertato. Nella Gazzetta ufficiale del 13 agosto viene sancita – come accennato - l’abolizione dell’obbligo di isolamento e auto-sorveglianza. Nello specifico, la Fimmg spiega che “in caso di infezione con esito positivo effettuato presso strutture idonee, sul certificato di malattia, va posta diagnosi di Covid”. E qui c’è il nodo dei tamponi. Quelli che si acquistano in supermercati e farmacie, fatti da soli in casa, non hanno alcun valore: il test “casalingo” deve essere seguito da uno effettuato da personale sanitario. Come gli ambulatori dei medici di famiglia: qui dallo scorso anno i test sono a pagamento, su decisione della Regione Lazio. Nella Tuscia il costo è di 15 euro. “Molti pazienti però non si sottopongono al tampone a pagamento. Così anche i casi sono decisamente sottostimati”, conclude Fiore.

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