Coronavirus, da Celleno zona rossa videolezione di speranza sulla fioritura dei ciliegi

la sagra delle ciliegie di Celleno
2 Minuti di Lettura
Lunedì 13 Aprile 2020, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 16:12
Dalla zona rossa di Celleno (Viterbo), in questi giorni isolata per il focolaio in una delle case di riposo, un segnale di speranza è rappresentato dalla fioritura dei ciliegi, frutto per il quale ​Celleno è noto come paese delle ciliegie, per via delle sue "cerase" menzionate già nello statuto medievale del Comune.

Dal piccolo centro del Viterbese il professor Saverio Senni, docente del Dipartimento di scienze agrarie e Forestali dell'Università della Tuscia, lancia su Facebook delle lezioni in streaming, tra i ciliegi, per proporre un viaggio «nel profilo botanico, agronomico, economico, ma anche poetico, letterario e storico del comune ciliegio dolce». L'appuntamento è per le 16 del 13 aprile in diretta dal giardino della sua abitazione.

Al centro della lezione la bellissima fioritura dei tanti ciliegi di Celleno, "Terra di ciliegie" rappresenta un momento di speranza e anche di omaggio a chi non ce l'ha fatta. Senni spiega che «il ciliegio è da sempre associato al carattere fragile ed effimero della vita, per i suoi fiori delicati, per i frutti che deperiscono rapidamente e per le piante che vivono in media come gli esseri umani. Tant'è che nell'arte religiosa le ciliegie erano spesso considerate come simbolo della  passione e morte del Cristo».



Per tutti si menziona la Madonna con ciliegie del Tiziano. Ma anche in letteratura ampi e numerosi sono i riferimento al ciliegio e ai suoi frutti, come ha fatto Calvino, Fenoglio, Dario Fo, solo per menzionare alcuni autori italiani. 

Cuore di queste campagne è il paese vecchio, noto come il Borgo fantasma, posto su uno sperone di tufo sopra al giardino da cui avverrà la diretta, e abbandonato decenni fa dopo violenti terremoti. Il borgo, di appena 1.300 abitanti, è stato recentemente scoperto dal pubblico italiano ed internazionale, ed è stato indicato dal quotidiano britannico Telegraph tra i borghi fantasma più belli d'Italia.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA