​Bimbo annegato nella piscina comunale, patteggiano i tre indagati per omicidio colposo

La pm Eliana Dolce durante le indagini nella piscina
di Maria Letizia Riganelli
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Mercoledì 20 Settembre 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 19:11

Bimbo annegato nella piscina comunale, patteggiano un anno e due mesi (con sospensione della pena) i tre indagati per omicidio colposo. Si è chiuso ieri mattina davanti al gup Rita Cialoni il procedimento nato dalla tragedia di Grotte di Castro. Il 20 luglio 2022 il piccolo Fabio Guidobaldi, di appena 4 anni, è morto annegato nella piscina del centro estivo che frequentava da alcuni giorni.

Il bimbo, che non sapeva nuotare, sarebbe riuscito a sfruttare la disattenzione degli adulti presenti e sarebbe entrato in acqua da solo senza alcuna protezione. Pochi instanti dopo era già morto. La tragedia si è consumata in pochi istanti, nella polisportiva dove da alcune settimane era in corso un centro estivo per bambini. Il dramma è avvenuto poco dopo le 11. In base a quanto ricostruito dai carabinieri della compagna di Montefiascone, il bambino si trovava nell'area della piscina dedicata ai più piccoli.

Poi si sarebbe è improvvisamente allontanato e avrebbe scavalcato un muretto. In pochi istanti avrebbe raggiunto la piscina con l'acqua alta, la zona dedicata agli adulti ed è annegato. A nulla sono valsi i tentati di rianimarlo, una azione disperata messa in atto anche dalla bagnina che era in servizio nella struttura.

La Procura ha spiegato nel capo di imputazione che proprio quest’ultima «ometteva di prestare la dovuta vigilanza, poiché nonostante fosse, in quel momento, l’unica deputata, presso il centro estivo, all’assistenza ai bagnanti, si occupava di impartire una lezione privata a una bambina in tenera età, lasciando così privo della dovuta sorveglianza il minore Fabio Guidobaldi». 

Tre gli indagati per omicidio colposo iscritti subito sul registro della Procura che ieri mattina hanno chiuso la vicenda giudiziaria con il patteggiamento. Si tratta del presidente e del vicepresidente della cooperativa Factory Sport Castrum che gestiva la piscina comunale di Grotte di Castro e la bagnina dell’impianto. I primi due assistiti dall’avvocato Angelo Di Silvio del foro di Viterbo e la terza difesa dagli avvocati Elio Mannetti e Cristina Marigliano del foro di Roma. I genitori del piccolo Fabio, il papà Giulio e la mamma Ambra, sono stato assistiti dagli avvocati Antonella Ginanneschi e Pier Paolo Grazini. Il giudice per l’udienza preliminare prima di ammettere il patteggiamento e chiudere il procedimento ha ascoltato tutte le parti coinvolte.

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