Bassano Romano, candele “vietate” in processione. Il sindaco: «Motivi di sicurezza»

Un'immagine della processione della Madonna della Pietà a Bassano Romano
di Federica Lupino
2 Minuti di Lettura
Giovedì 3 Maggio 2018, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 00:13
Candele sì, purché "protette". Altrimenti, c'è una sanzione tra i 25 e i 500 euro. È quanto rischiano a Bassano Romano, in provincia di Viterbo, i fedeli che, durante le processioni della Madonna della Pietà previste a maggio, parteciperanno al corteo con i lumi accesi. Lo ha deciso il primo cittadino Emanuele Maggi per motivi di sicurezza.

Storicamente, la macchina con basamento in legno e una sacra effigie portata a spalla da 16 persona chiamate "portatori" per le vie del paese, viene preceduta da due file di Confratelli vestiti di bianco con in mano un cero acceso e seguita da centinaia di credenti armati di lumini. Ma da quest'anno si cambia. «Il sindaco, considerato che la caduta della cera rende pericoloso il manto stradale per i pedoni, i veicoli e i partecipanti alla processione, ordina – si legge nel provvedimento - il divieto dell'accensione dei ceri salvo che gli stessi siano elettrici o muniti di strumenti paracera, facendo obbligo a tutti i partecipanti di evitare in qualsiasi modo che la cera coli al suolo».

Basterà attrezzarsi per tempo. «In caso di mancato utilizzo dello strumento paracera o del cero elettrico, è consentito l'uso del cero spento», prosegue l'ordinanza.


Una decisione che ha sollevato polemiche, con accuse al Comune di "attentato alle tradizioni". Ma il sindaco difende la sua scelta: «Nel 2015 e nel 2016 – ricorda - ci sono stati incidenti a due ragazzi con il motorino, scivolati a terra, senza riportare lesioni rilevanti per fortuna. Lo scorso anno, proprio davanti a me un "mazziere" è scivolato al suolo sulla discesa di Piazza Umberto I. Con una piccola attenzione
potremmo evitare incidenti come questi se non peggiori». Il provvedimento nasce a seguito di una nota inviata al Comune «da parte della Pia Unione Madonna della Pietà, con la quale si richiedeva di adottare misure precauzionali per rendere meno pericolose le vie del paese dopo le processioni».

Una piccola rivoluzione, anche per ammissione del sindaco, ma necessaria. «L'accorgimento nulla toglie alla tradizione che è religiosa e chi vi partecipa lo fa per atto di fede, ma apporta oggettivamente un incremento di sicurezza», chiude la polemica in un amen. 
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA