Viterbo, l'emergenza non è finita: in 21 comuni ancora acqua all'arsenico

Viterbo, l'emergenza non è finita: in 21 comuni ancora acqua all'arsenico
di Massimo Chiaravalli
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Giovedì 18 Agosto 2016, 17:47
L'emergenza è finita da oltre tre anni e mezzo. Ma solo sulla carta, perché dai rubinetti di ben 21 comuni della Tuscia esce ancora acqua all'arsenico, nonostante i costorissimi impianti di potabilizzazione. Sia in quelli che hanno ceduto il servizio idrico a Talete, sia in quelli che non lo hanno fatto. E' un'altalena continua: un mese si sta dentro i parametri stabiliti dall'Ue – 10 microgrammi per litro – quello dopo si è di nuovo fuorilegge. Con le ordinanze che vanno e vengono.

Lo scorso maggio erano in 15, quelli con il metallo oltre i limiti. Tre mesi dopo sono 21, secondo i dati di agosto diffusi dalla Asl. La buona notizia arriva da Acquapendente: il comune ci tiene a far sapere che i numeri «sono tutti al di sotto della soglia massima». Ed eccoli: 5 ovunque, tranne il 6 a Torre Alfina e il 4 a Trevinano. «Valori molto più bassi rispetto alla maggior parte del viterbese. Dati positivi, soprattutto se confrontati con altri comuni a noi vicini, al di fuori della gestione Talete».

E infatti in un terzo della Tuscia si sfora: alcuni sono poco sopra 10, altri sfondano la soglia di 40, come Fabrica di Roma e Castel Sant'Elia. Nel primo caso è record assoluto: tutti i cinque punti di approvvigionamento superano la soglia: il 45 in località Faleri è la punta massima, negli altri l'arsenico è a 34, 23, 13 e 13. Nel secondo invece la rete idrica centro indica 42. Bagnoregio è fuori parametro a Castel Cellesi (21,5) e Capraccia (16), Blera in via della Stazione (12), Bolsena a Canaletto (12), Capranica alla rete Sacro Cuore pensile (14) e via San Rocco (11), Castiglione in Teverina alla rete comunale (12).

Luci e ombre a Civita Castellana, dove si supera 10 in quattro punti su otto: 8 a Borghetto, 27,5 al serbatoio Faleri, 23 al Barco e 13 alla rete idrica pozzo Vigili del fuoco. Civitella d'Agliano sfora alla sorgente Seppie (20) e nella frazione di San Michele in Teverina (22), Farnese alla rete idrica centro (21,5), così come Grotte di Castro (14), Lubriano (19), Marta (12,5) e Monterosi (11,5). Ancora male – ma non troppo – Nepi, con due valori sballati su quattro (15 e 14), Ronciglione con quattro su undici (15, 14, 12 e 12) e Sutri con uno su tre (13). Poco sopra ancora le reti idriche centro a Vejano (11) e Villa San Giovanni in Tuscia (15,5).

Chiudono Tuscania e Vetralla. Nel primo caso l'acqua potabile vince su quella all'arsenico per 5-4: i valori dove non va bene variano da 24 a 12. A Vetralla invece la partita finisce 10-6 per il metallo: qui il record è a 25 su via Campo Giordano. Ma ci sono anche il 22 a in via Sant'Angelo e alla rete idrica Tre Croci e il 21 sulla Cassia e in località Mazzacotto. 
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