Proprio qui da anni i parametri in molti punti di approvvigionamento non si sono mai abbassati. «I dearsenificatori – dice Francesco Coppari, sindaco da pochi mesi – non sono ancora tutti perfettamente funzionanti. Vanno sostituiti i filtri, ci ha scritto Talete assicurando che lo stanno facendo e che il problema sarà risolto entro la fine del mese». Il problema, in particolare a Vetralla, va avanti da anni. «La spa ha cambiato la ditta di approvvigionamento: ad avvenuta completa sostituzione – continua Coppari – avremo di nuovo la potabilità dell’acqua. Come amministrazione non possiamo intraprendere iniziative autonome per riportare i parametri nella norma, è tutto demandato a Talete. Non so se il cambio di fornitore farà tornare la situazione a posto, ma ci hanno assicurato di sì».
A Bagnoregio invece il sindaco Francesco Bigiotti del problema se ne può occupare in prima persona, in quanto non ha ceduto il servizio idrico. E sta cercando una soluzione drastica: bypassare i potabilizzatori. «Siamo al lavoro su un nuovo pozzo in località Campolungo – spiega – e così speriamo di risolvere. La portata dell’acqua verrà raddoppiata, i lavori partiranno a breve. Aspettiamo solo un parere su un vincolo idrogeologico. Entro l’anno potremmo farcela».
Ecco i comuni in cui l’arsenico ancora non è stato sconfitto, con i rispettivi valori sballati: Bagnoregio (11, 15 e 21,5), Bolsena (12), Castel Sant’Elia (19), Civita Castellana (12, 13, 23, 23), Civitella d’Agliano (11), Fabrica di Roma (12, 23, 34, 45), Farnese (22), Monte Romano (16,5), Nepi (17 e 18), Ronciglione (11, 12, 12, 13, 13, 15), Sutri (13), Tuscania (12, 15, 16, 24), Vejano (11), Vetralla (11, 11, 12, 13, 15, 18, 19, 21, 33, 42), Villa San Giovanni in Tuscia (15,5).