Continua l’espansione dell’industria delle energie rinnovabili nella Tuscia. Dalla Regione Lazio è arrivato il via libera definitivo a un nuovo parco eolico. L’impianto “La Banditaccia” di potenza 29,4 megawatt sorgerà ad Arlena di Castro ed è composto da sette pale alte 200 metri. Producibilità stimata: 79.800.000 kwh/anno per la rete nazionale. Altre opere connesse al parco ricadranno invece nei comuni di Tuscania e Cellere.
Il provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) è stato emesso il 21 giugno dalla Direzione ambiente. Il Messaggero parlò del progetto "La Banditaccia" a marzo, dopo la pubblicazione della determina di Via. Ricapitolando, tutti positivi con prescrizioni i pareri delle amministrazioni - ognuna per le proprie competenze - in conferenza dei servizi: Comune di Arlena, Comune di Tuscania, Provincia, Regione. No invece dalla Soprintendenza, ma non incise, trattandosi di aree senza vincoli. Invitato ma assente il Comune di Cellere.
L’impianto, come suggerisce il nome, sorgerà non lontano dal sito dove è prevista la piattaforma per i rifiuti marini e scarti secchi prodotti dai tmb, con discarica di servizio di 806mila metri cubi. Progetto in questi giorni al centro delle polemiche. Durante la conferenza dei servizi per il parco eolico, tra ottobre e febbraio, si parlò anche di possibili interferenze con l’impianto Med Sea Litter, poi risolte – si legge - con lo spostamento di uno degli aerogeneratori dalla zona dove sorgerà la struttura per i rifiuti.
La società Fri-El e il Comune di Arlena hanno siglato un accordo per le compensazioni.
Il gruppo Fri-El intanti ha in ballo nella Tuscia altri 2 progetti: il parco eolico Montarzo a Onano (11 aerogeneratori, 68 mw) e l'impianto Poggio della Guardiola a Monte Romano (otto pale, 45 mw). Gli iter sono in corso in ambito nazionale. Un'altra società, Wind Energy 1, ha chiesto di innalzare 14 torri (84mw) tra Arlena e Tessennano.
Di queste ore, infine, la notizia del'ok del consiglio dei ministri a un parco di 7 turbine appena oltre confine, in Umbria, tra Castel Giorgio e Orvieto.