Dopo i problemi di Big Luciano, il bosco è da qualche anno in amministrazione fallimentare. Andrà all'asta il prossimo 23 novembre al tribunale civile di Viterbo, ad un prezzo di base di 256mila euro, ma quasi sicuramente quel giorno non si terrà nessuna vendita. “Lo acquisteremo noi, come Comune di Aquapendente – annuncia Angelo Ghinassi, sindaco aquesiano – Come? Con degli espropri convenzionali per pubblica utilità. Già stasera in consiglio comunale si voterà la delibera, e intanto stiamo trattando un accordo con il creditore”. Termini tecnici che significano: il Comune pagherà dei soldi (un paio di centomila euro è una somma attendibile) a chi dalla vendita del patrimonio di Gaucci deve rientrare del credito nei confronti di Lucianone dopo il fallimento del Perugia.
Un'operazione necessaria, quella del Comune, che esercita così il suo diritto di prelazione, essendo un ente pubblico, ed evita di arrivare ad un'asta dalla quale potrebbero sempre uscire fuori altri potenziali acquirenti privati. Perché il Sasseto interessa a molti: “E' monumento naturale – spiega il sindaco – e ha delle potenzialità turistiche immense. Abbiamo intenzione di creare un percorso a tema, unendo il bosco al giardino di Torre Alfina. Certo, bisognerà fare degli interventi, perché lì è tutto abbandonato da anni, ma siamo intenzionati ad andare fino in fondo”.
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