Granchio blu, 800 chili al giorno. I pescatori di Orosei: «Così rischiamo il fallimento»

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di Marina Testa

 

«I primi esemplari sono apparsi nel novembre 2019. Poi si sono moltiplicati in maniera esponenziale. A luglio e agosto sono stati pescati ben 800 kg al giorno. In alcuni giorni sono rimasti intrappolati nelle reti e nei bertavelli per la cattura delle anguille, 3 quintali di granchi blu». A dare la dimensione dell'espansione di questa specie esotica è Giacomo Contu, presidente della cooperativa di pescatori Il Risveglio di Orosei. A fine settembre ha partecipato ad una riunione negli uffici della Regione Sardegna sollecitata proprio per affrontare il problema e fare il punto sugli indennizzi.

 

 

«Non abbiamo difese contro questa specie che depone milioni di uova e che in queste aree non ha predatori naturali – racconta Contu da una barca mentre mostra i granchi finiti nelle trappole per i pesci – I granchi blu distruggono tutto. Oltre a mangiare orate, spigole, cozze, vongole e ostriche, uccidono anche gli altri granchi e danneggiano le attrezzature. Avete visto come mi hanno aggredito e bucato gli stivali di gomma. Dal settembre dello scorso anno fino al giugno scorso abbiamo stimato una perdita di 170mila euro. Così rischiamo il fallimento». La cooperativa è attiva nelle lagune di Orosei dal 1953, vi aderiscono venti pescatori e relative famiglie, oltre cento persone che vivono solo di pesca. Una situazione comune a tante aree del Mediterraneo a prevalente economia ittica aggredite dal granchio alieno.