Il Mar Mediterraneo in veliero: approdi glamour e vita di bordo tra Italia e Francia

Una crociera alternativa, “a vele spiegate”, con Star Clipper, una replica moderna degli storici “clipper” che dominavano le rotte commerciali oceaniche alla fine dell’Ottocento, per un avventuroso ma confortevole viaggio alla scoperta di alcune delle mete più affascinanti del “Mare Nostrum”

Star Clipper in Corsica a Bonifacio
di Sabrina Quartieri
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Sabato 17 Giugno 2023, 08:22 - Ultimo aggiornamento: 08:25

L’esperienza unica del viaggio “a pelo d’acqua” trasportati dal vento, grazie a 3.365 metri quadrati di vele spiegate, a bordo di un gioiello del mare moderno e confortevole. Ricostruito come i “clipper” a tre o più alberi che dominavano gli oceani sul finire del XIX secolo per trasportare le merci sulle rotte principali di quella che fu un’epoca prospera per il commercio, il veliero Star Clipper è lo spazio contemporaneo per compiere un tuffo indietro nel tempo e rivivere, a bordo, le atmosfere delle imprese più avvincenti de “L’era d’oro della navigazione a vela”. Solcando il “Mare Nostrum”, giorno dopo giorno, si approda in alcune località dal fascino discreto o irresistibilmente glamour tra l’Italia e la Francia del sud, per emozionarsi nei panni di veri esploratori anche sulla terraferma. La crociera con una delle tre imbarcazioni della compagnia di navigazione Star Clippers fondata nel 1989 dallo svedese Mikael Krafft, è il perfetto mix di avventura, comfort e charme d’antan, tocco conferito dai raffinati arredi in pieno stile Belle Époque. Per la crociera di sette giorni tra l’Elba, la Sardegna, la Corsica e la Costa Azzurra, si salpa dalla banchina di Civitavecchia, il grande porto crocieristico di Roma. La vacanza è in compagnia del mare e del vento, ed è un’esperienza allegra e partecipata se si sta a bordo. Diventa “discovery” quando si scende dal veliero, se alle escursioni organizzate si preferisce l’esplorazione attiva “fai da te”. 

Vacanza alternativa in veliero tra l’Italia e la Francia a bordo di Star Clipper

Una crociera “a vele spiegate” nel Mar Mediterraneo occidentale, con una imbarcazione speciale. È Star Clipper, la replica, in chiave moderna, degli storici “clipper” che dominavano gli oceani alla fine del XIX secolo, realizzata per offrire l’esperienza autentica della navigazione in mare, a chi cerca una vacanza alternativa “a pelo d’acqua” tra avventura e atmosfere dal sapore d’antan. Con il veliero si raggiungono diversi approdi del “Mare Nostrum”: partendo da Civitavecchia, in sette giorni si esplorano Portoferraio all’Isola d’Elba, Bonifacio in Corsica, Alghero in Sardegna, Ajaccio e Calvi (Corsica), per raggiungere infine la Costa Azzurra a Saint-Tropez e Cannes.

La vita a bordo tra rituali solenni, momenti ludici e corsi a tema

Scalare l’albero maestro per 20 metri di adrenalina pura, per conquistare un punto panoramico speciale; ma anche imparare a fare i nodi marinari insieme all’equipaggio, visitare la stanza delle carte nautiche e partecipare alle lezioni di yoga sul “deck” di poppa. Durante la navigazione, su Star Clipper è difficile annoiarsi, grazie alle tante attività proposte dalla “crew” (ben 12 nazionalità differenti per 74 membri), che consentono di vivere a pieno e in modo partecipato le ore a bordo del veliero. Un approccio vincente per indurre nei compagni di viaggio della crociera la sensazione di aver trovato sulla nave una nuova grande famiglia. E il legame si rafforza man mano che la vacanza prende forma, anche attraverso momenti collettivi che vengono percepiti come dei veri e propri appuntamenti solenni, a cui sarebbe sgarbato non presenziare. Su tutti, l’emozionante spettacolo delle vele che vengono issate, prima di ogni nuova partenza, sulle note di “Conquest Of Paradise” di Vangelis, vibrante colonna sonora del film su Cristoforo Colombo “1492: La conquista del paradiso” diretto da Ridley Scott. Il rituale che si ripete identico a se stesso ogni giorno, quando si deve riprendere il largo verso un altro approdo, è la “porta” che conduce sotto un ammaliante cielo brillante come polvere di stelle, che diventa un altro speciale compagno di viaggio a cui affezionarsi. Ed è questo scenario poetico che invita gli ospiti a bordo a godersi la navigazione da una postazione speciale, capace di evocare vibrazioni intense e quasi primordiali: la lunga rete del bompresso che si estende a prua sopra il mare per diversi metri. L’incoraggiamento «a non perdere queste occasioni uniche, cartoline a cui non abbiamo accesso nella vita di tutti i giorni», arriva dal capitano Yuri y Slastenin, originario dell’Ucraina, mentre ripete il suo sentito discorso di benvenuto alla clientela, altresì esortata a «stare fuori il più possibile, per fare incetta di albe e tramonti da un punto di osservazione speciale come il ponte del veliero; a dimenticare il Wi-Fi per immergersi negli scenari unici della navigazione; a vivere le aree comuni come una grande famiglia che vuole trascorrere dei giorni allegri; a emozionarsi con una crociera in cui si va a vela la maggior parte del tempo». Nel veliero, poi, gli ospiti trovano “la casa (galleggiante) lontano da casa” pronta a dare loro il bentornato ogni volta che si rientra dalle escursioni a terra. Ad accoglierli, ci pensa il “Cocktail del giorno” da consumare al Tropical bar, come il Rum Punch, il Jazz in Paradise o il Tequila Sunrise. La sera, lo stesso spazio si anima con l’intrattenimento, tra sfilate di moda del brand Star Clippers dove equipaggio e clienti si improvvisano modelli, esilaranti sfide nei panni di spaventosi pirati, gioiosi talent show in cui non si fatica a mettersi in gioco e ammalianti spettacoli ad alto tasso di suggestione. Su tutti, la “White night”, che avvolge gli ospiti a bordo con i variopinti giochi di luce che colorano le vele, mentre risuona la selezione musicale anni ’50, ’60 e ’70 di deejay Alan in consolle. È lui l’amatissimo e popolarissimo mattatore delle serate più spensierate in compagnia di Star Clipper. 

Star Clipper, la rete del bompresso

 

Gli approdi nel Mediterraneo occidentale tra riviere glamour e golfi dal fascino discreto

A ogni risveglio, dopo una ricca colazione, nessuno osa sbarcare, senza aver ascoltato le imperdibili pillole di viaggio di Carlos Ferreira, frizzante Direttore di Crociera che dispensa consigli su come vivere al meglio le gite “fai da te” della giornata (per chi non prenota le escursioni organizzate). A Portoferraio all’Elba, ad esempio, ci si tuffa nelle acque cristalline della spiaggia delle Ghiaie e di Porto Azzurro; poi, si passeggia tra le panoramiche Fortezze medicee e la Villa dei Mulini, una delle due residenze di Napoleone Bonaparte durante l’esilio sull’isola. L’affaccio è incredibile, con vista su una placida baia indisturbata, se non fosse per il garrito dei gabbiani che sorvolano le acque puntellate a riva dalle fronde insolite dell’agave americano. A Bonifacio, con le architetture che riportano indietro al tempo della dominazione genovese e, ancora prima, pisana, sono le scenografiche scogliere delle sue Bocche a impressionare. Uno scenario da ammirare anche compiendo un trekking nella pettinatissima Macchia mediterranea dei calanchi affacciati sul mare del ventoso trait d’union tra la Corsica e la Sardegna. Serpeggiando tra mirto, ginestre e fiori variopinti di curiose piante grasse, si raggiunge un affascinante faro, con deviazione poco prima, ma solo per i più intrepidi, che scende verso un grande scoglio per un tuffo speciale dove l’acqua è più blu. Alghero, che dagli anni Cinquanta ai Settanta del secolo scorso era meta di villeggiatura del jet set internazionale, tra divi del cinema come Liz Taylor e casate reali (su tutte, i Savoia), regala ancora oggi una interessante seppur breve passeggiata sul lungomare per ammirare alcune residenze in stile Liberty.

Ma è la Torre San Giacomo sui bastioni Cristoforo Colombo, a raccontare la storia speciale da riportare a casa dalla città detta “Riviera del corallo”. All’interno del sito, infatti, viene ospitato il primo acquario di Corallium Rubrum Vivo in Italia aperto al pubblico e partecipando a un tour guidato di 50 minuti, si apprende molto sul prezioso corallo rosso di Alghero, che viene pescato a circa cento metri di profondità, ed è possibile ammirare persino alcuni esemplari di corallo nero, l’introvabile O.Paddeui. Dopo aver fatto incetta di prodotti tipici come il prosciutto crudo di pecora e i formaggi a latte crudo stagionato nella salsamenteria “Da Cinzia” (nome della simpatica gastronoma titolare), il consiglio è di raggiungere anche il villaggio nuragico di Palmavera, tra i più estesi nell’Ovest della Sardegna, insolitamente vicino al mare e realizzato per questo in pietra calcarea e arenaria. Il sito archeologico risalente all’Età del Bronzo, fu un insediamento abitativo della misteriosa civiltà nuragica e se ne conserva l’importante Cappella delle riunioni.

Il viaggio dalla Corsica alla Francia

Ajaccio è la città da esplorare “sulle tracce” di Napoleone Bonaparte bambino, che qui nacque e visse fino all’età di nove anni. Si fa il tour della casa che lo accolse e dove sua madre Letizia, la “Madame Mère”, visse per alcuni decenni. Una dimora su due piani ospitata nel quartiere abitato, un tempo, dai genovesi. Passeggiando sul lungomare del placido Golfo di Ajaccio, poi, si incontra la scuola dei gesuiti frequentata da Napoleone e la cattedrale con la fonte battesimale dove lo stesso fu battezzato. Nella parte più alta della città, si trova invece l’elegante “Quartier des Etrangers” con i cottage costruiti per ospitare gli inglesi; si fa notare ancora oggi l’ex Grand Hotel, meta di soggiorno anche dei tedeschi che, nei mesi invernali, nel corso del XIX secolo, si riversavano qui per gli effetti benefici del mare. A rendere la meta ancora più glamour, ci pensano i localini in stile imperiale, come il Café de Flore e la Patisserie Galeani, mentre il mercato con food hall vicino al porto, è la tappa da non perdere per soddisfare il palato tra formaggi di capra e pecora con la marmellata di fichi e noci, salumi di cinghiale e maiale affumicati (come il figatello con fegato e carne di maiale) e “Bignè al brocciu”, una golosa ricotta fritta proposta nel weekend. La sera, i locali della Rue Roi de Rome si animano con dei melodiosi canti ancestrali in lingua locale (che viene insegnata nelle scuole) intonati dai ragazzi del posto, che si riuniscono per conviviali bevute e suonate. Una tradizione che sorprende piacevolmente i forestieri e che colpisce ancora di più quando gli stessi notano giovani gruppi di amici a esercitarsi nelle chiese (in particolare a San Ruchellu) interpretando brani nei panni di angelici cori polifonici. Ancora, se Calvi è soprattutto la visita alla sua panoramica cittadella medievale, Saint-Tropez è, innanzitutto, la mitica spiaggia di Pampelonne, la più famosa dell’iconica ed esclusiva Riviera Francese situata, in particolare, nel delizioso villaggio di Ramatuelle. La tintarella più chic è al lido Le Club 55, dove si prende il sole (con 134 euro al giorno) sotto le “paillotte”, delle eleganti capanne di paglia che ospitano dei comodi materassini con lenzuolino rigorosamente celeste mare. E in questo stabilimento di charme non manca certo una irresistibile boutique di collane, pareo, abiti e cappelli per creare il proprio impeccabile look “à la tropézienne”, da sfoggiare la sera (per chi ama il naturismo, si va invece nel tratto di spiaggia subito dopo il Tiki Beach). L’aperitivo, meglio se con ostriche e bollicine servite su delle barrique riadattate a tavoli, è nel borgo acciottolato de La Ponche a Saint-Tropez, da sempre meta del jet set internazionale, dove le deliziose casette dai colori pastello ricordano le origini del luogo nato villaggio dei pescatori. Per i fashionisti, la passeggiata è tra le stradine dello shopping, con le boutique di moda più prestigiose, da Dior, con il ristorante Dior des Lices, a Bulgari, fino a Balenciaga, e le botteghe con gli immancabili sandali Les tropéziennes. Per i foodie, invece, la delizia tipica locale da procurarsi è la Tarte Tropézienne, creata da Alexandre Micka nel 1955 e portata alla ribalta da Brigitte Bardot in occasione del film “Et Dieu créa la femme”. Un trionfo di bontà con la crema tra due strati di pan di Spagna aromatizzato ai fiori d’arancio, e ricoperto da grandi granelli di zucchero, tutto da assaggiare, magari a colazione il giorno seguente, prima dell’approdo finale a Cannes. Dopo aver calcato il mondano Boulevard de la Croisette, spingendosi fino al punto panoramico dell’antico quartiere Le Suquet, per ammirare ancora una volta il veliero Star Clipper in lontananza, la nostalgia per la vacanza che volge al termine si fa più lieve se ci si riversa al Marché Forville. Il colorato e storico mercato coperto risalente al 1934 è un susseguirsi di delizie traboccanti dai banchi, tra formaggi di capra, olive, foie gras e zuppe di cipolla. Solo alcune delle leccornie da consumare “à porter” in un improvvisato ma speciale “picnic” sulla promenade vista mare della cittadina della Costa Azzurra, prima di volare a casa. 

 

Bonifacio

 

 

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