Immersioni subacquee all'Isola d'Elba: ecco la Top 10

Immersioni subacquee all'Isola d'Elba: ecco la Top 10
di Francesca Spano'
4 Minuti di Lettura
Martedì 13 Giugno 2023, 10:48 - Ultimo aggiornamento: 10:49

Una biodiversità ricca e variegata, differenti profondità a proteggere uno scrigno di tesori marini e moltissimi pesci che punteggiano le acque con il loro placido passaggio. L’isola d’Elba è un vero paradiso per il diving e possono dedicarsi alle immersioni tutti, anche i meno esperti. Il mare, qui, ha mille affascinanti segreti anche poco lontano dalla riva e nuotando si possono incontrare barracuda, dentici, ricciole e praterie di posidonia, franate rocciose e scogliere granitiche, tra colori che sembrano rubati alla tela di un pittore. Coralli e spugne con le loro gradazioni cromatiche intense, regalano spruzzi di tinte forti che si aggiungono al meraviglioso scenario, mentre non è infrequente incontrare qualche cetaceo, grazie alla presenza di colonie stanziali e migratorie di delfini e balenottere.

Ecco la top 10 per le immersioni all’Elba

Scoglietto – Portoferraio
Punta Cannelle – Portoazzurro
Secca di Fonza – Marina di Campo
Capo d’Enfola – Portoferraio
Punta Galera – Miniere di Calamita
Formiche di Zanca – Marciana
Sant’Andrea – Marciana
Relitto dell’Elviscott – Pomonte
Secca del Careno – Marciana
Porto Azzurro – Picchi di Pablo

I grandi numeri della Perla del Mar Tirreno

Oltre 147 chilometri di costa dalle acque limpide e più di 30 centri per il diving, senza dimenticare che ai corsi di scuba diver si può arrivare a esplorare fino a 12 metri, proseguendo poi con 18 e giungendo ai corsi di livello avanzato.

L’attenzione è rivolta, inoltre, anche ai ragazzi a partire dagli 8 anni di età, per insegnare loro la passione del mare e dei suoi tesori. Ecco dieci luoghi da scoprire se ci si vuole immergere al largo dell’Elba:

Scoglietto/ Portoferraio

Dagli anni Settanta fa parte di una zona di tutela biologica e vanta due punti di forza: il primo è quello del grande impatto visivo e il secondo riguarda la facilità di immersione per tutti i livelli di esperienza. Si tratta di un vero e proprio acquario a cielo aperto con franate rocciose, praterie di posidonia e poi cerni, dentici, barracuda, corvine e spugne marine e sul lato nord si può osservare la statua di Cristo.

Punta Cannelle/Portoazzurro

Prima di raggiungere il maestoso monolite roccioso a forma di panettone e coperto da gorgonie rosse, si segue un canale di sabbia. Dopo aver raggiunto i 30 metri di profondità, i più esperti possono proseguire fino a 45.

Secca di Fonza/Marina di Campo

A poca distanza dal Golfo di Marina di Campo, si trova questa secca detta anche “Corallina”, perché questo è il regno del corallo rosso. Tra le sue acque si aggira il pesce pelagico come barracuda e ricciole, su uno sfondo di canyon di coralli e forti correnti che rendono potenzialmente poco sicuro l’accesso a chi non è esperto, soprattutto nella profondità più alte.

Capo D’Enfola/Portoferraio

Non lontano dalla costa sorge il grosso Scoglio della Nave, una sorta di prolungamento roccioso del promontorio. Appena a nord il fondale degrada abbastanza dolcemente fino a 22 metri di profondità, per poi continuare l’esplorazione lungo una ripida parete che termina a 47 metri. Tra le numerose spaccature presenti fanno capolino aragoste, murene e polpi, ma in primo piano ci sono sicuramente i Cerianthus, fra gli esocoralli più belli del Mediterraneo.

Punta Galera/Miniere di Calamita

Proprio sotto le miniere del Monte Calamita, lungo due dorsali ecco un paio di percorsi adatti rispettivamente ai principianti (fino a 25 metri) circondati da spugne e margherite di mare e agli esperti (fino a 50 metri) tra pesci pelagici e aquile di mare.

Formiche di Zanca/Marciana

Si tratta di un gruppo di scogli che affiorano al largo della costa nord-occidentale dell’Elba. A seconda del proprio livello si possono seguire due itinerari differenti, tra gorgonie rosse, polpi, margherite di mare e rane pescatrici.

San’Andrea/Marciana

L’immersione inizia direttamente dalla spiaggia, per poi dirigersi verso Capo Sant’Andrea. Da qui, si ripercorrono le rotte dei mercantili che in antichità raggiungevano la costa occidentale per il commercio, osservando anche un’area di grande interesse archeologico. In zona, infatti, sono presenti due relitti di epoca romana circondati da frammenti di anfore.

Relitto dell’Elviscott/Pomonte

Si raggiunge dalla costa e quello dell’Elviscott è un relitto molto noto. Il mercantile è affondato a soli 12 metri di profondità e si può scorgere già solo facendo snorkeling.

Secca del Careno/Marciana

Non lontano dalla costa di Sant’Andrea, il lato verso la costa ha basse profondità, al contrario di quello che va verso il mare aperto. Nei fondali si trovano praterie di posidonia e grossi massi sovrapposti che formano tane e cunicoli.

Porto Azzurro/Picchi di Pablo

Questo punto di immersione si incontra a circa 40 minuti di navigazione da Porto Azzurro e deve il suo nome ai due pinnacoli di roccia che si innalzano su una parete verticale, che va dagli 8 metri ai 38 metri di profondità, adatta a tutti i tipi di abilità.

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