Elezioni, i vescovi della Lombardia vietano l'uso delle parrocchie ai candidati cattolici durante la campagna elettorale

Elezioni, i vescovi della Lombardia vietano l'uso delle parrocchie ai candidati cattolici durante la campagna elettorale
di Franca Giansoldati
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Sabato 16 Marzo 2024, 10:59

Il clima politico italiano è incandescente, il panorama troppo diviso, schierato e la Chiesa corre al riparo. «I preti formino le coscienze ma non prendano posizione tra i partiti». Dopo i vescovi dell'Emilia Romagna anche i vescovi della Lombardia hanno ordinato alle proprie strutture di non ospitare dibattiti elettorali o altre iniziative politiche. Teatri, cinema parrocchiali, salette interne saranno banditi: le regole sono tassative. «Le strutture delle parrocchie e degli altri soggetti ecclesiali non possono essere utilizzate per la campagna elettorale». Non solo. I candidati che provengono da ambienti cattolici e hanno incarichi pastorali devono fare un passo indietro e auto sospendersi. I vescovi lombardi hanno firmato una disposizione che è stata diffusa su tutto il territorio, esattamente come hanno fatto poche settimane fa anche i vescovi dell'Emilia Romagna. Naturalmente, anche stavolta è stato sottolineato dalle gerarchie ecclesiali che si incoraggiano i laici ad impegnarsi in politica ma senza strumentalizzare la Chiesa e a non essere fonte di divisioni tra la comunità ecclesiale. .

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«La comunità cristiana, associazioni e movimenti devono sentirsi incoraggiati a promuovere di propria iniziativa opportuni confronti su temi sociali e iniziative di formazione per suggerire criteri di discernimento in ogni ambito della vita, anche in quello politico e amministrativo» si legge nella lettera. 

Le elezioni europee ed amministrative per i vescovi italiani restano un esercizio doveroso di democrazia e di responsabilità civile che coinvolge tutti i cittadini. «La comunità ecclesiale guarda con stima a coloro che, anche sacrificando tempo ed energie personali e familiari, scelgono di dedicarsi al bene comune. Compito dei pastori è formare le coscienze, motivare l’impegno, incoraggiare le responsabilità, astenersi dal prendere posizioni nel confronto tra i partiti e le persone che si presentano per raccogliere il consenso dell’elettorato».

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