Papa Francesco sprona i cristiani a difendere i «valori non negoziabili» ma con moderazione e temperanza

La temperanza è «il dono della maturità affettiva, della maturità sociale»

Papa Francesco sprona i cristiani a difendere i «valori non negoziabili» ma con moderazione e temperanza
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 17 Aprile 2024, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 10:44

Papa Francesco all'udienza generale in piazza san Pietro ha incoraggiato esplicitamente i cristiani a «rivendicare i valori non negoziabili» così come «i principi assoluti» ma solo attraverso la temperanza. Una virtù che, ha spiegato, «aiuta a controllare le nostre parole e le nostre azioni per evitare conflitti inutili e promuovere la pace nella nostra società».

ABORTO

Il tema dei valori non negoziabili in un mondo cattolico sempre più spaccato è materia che resta incandescente anche perché, rispetto ai pontificati precedenti, Papa Francesco sembra averli oscurati un po' per lunghi anni, fatta eccezione in questo ultimo periodo in cui sembra averli tirati fuori dalla naftalina, pronunciandosi per esempio con forza contro l'aborto, la maternità surrogata, il matrimonio omosessuale. 

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La categoria dei valori non negoziabili ha fatto per la prima volta capolino in una nota dottrinale circa le questioni riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica.

Portava la data del 24 novembre del 2002 ed era firmata dal cardinale Joseph Ratzinger, nella qualità di Prefetto della Congregazione della Fede sotto l'approvazione di Giovanni Paolo II. Si leggeva nel documento che il cristiano è chiamato «a dissentire da una concezione del pluralismo in chiave di relativismo morale, nociva per la stessa vita democratica, la quale ha bisogno di fondamenti veri e solidi, vale a dire, di principi etici che per la loro natura e per il loro ruolo di fondamento della vita sociale non sono negoziabili». Il che significa difendere sempre le questioni della vita, specie quando emergono nelle leggi civili legislazioni contro l 'aborto e l'eutanasia, difendere la famiglia monogamica fondata da un uomo e una donna senza che vi sia alcuna equiparazione a forme di unione tra persone dello stesso sesso. Allo stesso modo la Nota richiamava a tutelare i minori, le vittime della schiavitù, difendere sempre il diritto alla libertà religiosa, sviluppare una economia dal volto umano, rispettare la giustizia sociale e il principio della solidarietà umana e quello della sussidiarietà. 

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Durante la catechesi il Papa ha ripetuto che «il temperante sa che nulla è più scomodo del correggere un altro, ma sa anche che è necessario: altrimenti si offrirebbe libero campo al male. In certi casi, il temperante riesce a tenere insieme gli estremi: afferma i principi assoluti, rivendica i valori non negoziabili, ma sa anchecomprendere le persone e dimostra empatia per esse». Il che implica una correzione fatta con garbo, moderazione, senza provocare reazioni. La temperanza ha aggiunto che è «il dono della maturità affettiva, della maturità sociale».

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