Roselyne Hamel, nonostante gli ottant'anni suonati, trasmette una grande forza quando gira per l'Europa a testimoniare che l'energia sprigionata dal perdono è «potentissima». Lei per prima è testimone di quel processo del cuore piuttosto inspiegabile capace di stravolgere ogni regola e cambiare i destini. La sorella nonché confidente di padre Jacques Hamel – il prete francese sgozzato a Rouen nella sua parrocchia proprio mentre celebrava messa da un terrorista al grido di Allah-oh-Akbar - in questi giorni è a Roma per incontrare Papa Francesco. Stamattina, prima dell'udienza, per un quarto d'ora ha potuto avere un incontro con il Papa, al quale ha consegnato l'ultima omelia che aveva scritto il fratello sacerdote quel giorno, prima di morire. «L'ho trovata tra le sue carte» le ha detto, dandogli anche un pacchetto di biscotti come dono di Natale preso nel santuario di Mont Saint Michel e, per finire, un quadretto sul tema della pace. Poi Rosalyne ha insistito per cantargli anche una canzone che tanto amava suo fratello e parla di speranza e di pace. «Spero che questa musica possa trasmetterle tanta energia, darle forza e salute».
Francesco sostava in piedi appoggiato al bastone, in una saletta dell'Aula Paolo VI.
Aperta la beatificazione di padre Jacques, ucciso dall'Isis a Rouen l'anno scorso
Il messaggio che la sorella di padre Hamel porta da anni è sempre lo stesso: è un messaggio di amore e di pace universale. Lei stessa nonostante il dolore per l'uccisione di suo fratello ha imboccato la via del perdono, entrando in contatto con la madre di uno degli aggressori di suo fratello.«Chi può soffrire più di me in questa situazione? ». Così si decise a contattare la signora Kermiche. «Non avrei mai immaginato di reagire in quel modo».
In questi giorni è stato presentato il premio giornalistico internazionale alla memoria di padre Jaques Hamel, aperto ai giornalisti da tutto il mondo. Il tema dell'edizione 2024 è dedicato alle difficoltà del tempo presente, non soltanto a livello geopolitico, ma anche nel contesto della Chiesa. Una sfida per i media cattolici di tutto il mondo a raccontare che la pace è sempre possibile attraverso il dialogo e l'incontro. Roselyne Hamel ha pochi dubbi in proposito: «Mio fratello avrebbe detto con ogni mezzo, con umiltà e sincerità, cercate il modo di intraprendere un cammino di pace, a prescindere dalle difficoltà».
Il Papa celebra una messa per padre Jacques, ucciso dall'Isis a Rouen