Verrà pubblicato in lingua spagnola e ad aprile, proprio a ridosso di quello che sarebbe stato il compleanno di Joseph Ratzinger. Dopo il libro di memorie del suo ex segretario personale don Georg Gaenswein che ha dato alle stampe pochi giorni dopo la scomparsa del teologo bavarese, anche Papa Bergoglio ha deciso di lasciare una cronaca personale e “senza intermediari” del legame con il suo predecessore, raccontando come si è sviluppato dietro le quinte la convivenza che si presentava difficile, se non improbabile, e che è durata dal 2013 fino al 31 dicembre 2022. Un legame che però col tempo si è rafforzato lentamente, con il calore dell'amicizia e del rispetto, fino ad assumere i contorni di un rapporto realmente fraterno. «Benedetto ed io avevamo un rapporto molto profondo, voglio che si sappia e voglio che sia conosciuto senza intermediari. È stato un uomo che ha avuto il coraggio di dimettersi e, da quel momento, ha continuato ad accompagnare la Chiesa e il suo successore», dice Papa Francesco.
Il titolo del libro «El sucesor.
Vaticano, padre Georg senza stipendio prepara gli scatoloni: è arrivato lo sfratto definitivo
«A volte io sollevavo un argomento, a volte lo faceva Benedetto. ‘Sono preoccupato per questo problema’, diceva uno all’altro. Parlavamo di tutto, molto liberamente. Quando io gli presentavo una difficoltà, lui rispondeva: 'Beh, si dovrebbe tener presente anche questo e quest’altro elemento’. Lui ampliava sempre la prospettiva. Aveva la capacità di ampliare la prospettiva per aiutarmi a prendere una buona decisione. Non diceva mai: ‘Non sono d'accordo’. Ricordo che invece diceva: ‘Questo va bene. Ma dovremmo prendere in considerazione anche quest'altro elemento...’. Allargava la prospettiva, allargava sempre» ha raccontato Bergoglio.