A quasi un anno dalla sua morte, avvenuta in Vaticano il 31 dicembre dell'anno scorso, Papa Francesco ha voluto ricordare il suo predecessore, Benedetto XVI nella messa in suffragio per tutti i cardinali e i vescovi morti negli ultimi dodici mesi. La memoria di Francesco è andata subito alle prime parole - divenute storiche - con le quali Ratzinger si presentò al mondo dalla Loggia delle Benedizioni nel 2005 non appena eletto al Conclave. «Sono un umile lavoratore nella vigna del Signore».
Quella frase del Vangelo è stata l'occasione per sviluppare una riflessione sull'umiltà. «Sì, il cristiano, soprattutto il Papa, i Cardinali, i Vescovi, sono chiamati a essere umili lavoratori: a servire, non a essere serviti; a pensare, prima che ai propri frutti, a quelli della vigna del Signore.
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Nella giornata di ieri, dedicata ai morti, Francesco ha voluto recarsi di persona al piccolo cimitero inglese, il Rome War Cemetery tra le tombe dei caduti in guerra. Ha anche deposto un mazzo di fiori bianchi ai piedi della lapide del soldato W. Perkins, una guardia gallese morta a soli 28 anni. Il piccolo camposanto conserva le spoglie dei militari del Commonwealth caduti durante la Seconda Guerra mondiale. In questo spazio verde realizzato dall’architetto Louis de Soissons e situato nel quartiere Testaccio di Roma, poco noto ai romani ma ben visibile dall’esterno, Francesco ha scelto quest’anno di celebrare la Messa del 2 novembre.