Papa Francesco stasera si è presentato in carrozzella in piazza San Pietro dirigendosi verso la enorme scultura di bronzo che raffigura dei migranti su una barca, un'opera contemporanea che sin da subito si è attirata mille critiche perchè è un pugno in un occhio e rompe l'armonia del luogo progettato da Bernini. Davanti a quel simbolo, dopo avere pregato assieme ai padri sinodali, ha chiesto ai governi di “impegnarsi ad ampliare i canali migratori regolari». Francesco ha elencato le prove terrificanti che uomini, donne e bambini devono sopportare a diverse latitudini del mondo per cercare un avvenire migliore, tentando di varcare confini che altrimenti restano chiusi, spesso morendo di sete nel deserto, annegando nel mare o dentro celle dove vengono torturati da trafficanti.
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In piazza San Pietro c'è anche Luca Casarini, invitato speciale al Sinodo dei vescovi per la sua attività di salvataggio con la Mediterranea Saving Human. «Dobbiamo tutti impegnarci a rendere più sicura la strada, affinché i viandanti di oggi non cadano vittime dei briganti. È necessario moltiplicare gli sforzi per combattere le reti criminali, che speculano sui sogni dei migranti.
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Ha poi messo in luce che l'accoglienza verso i profughi si deve accompagnare con la protezione e l'integrazione. Si tratta, ha spiegato, di una sfida globale, enorme, alla quale occorre essere preparati.