Papa Francesco plaude al lavoro politico fatto in Italia dal Family Day, l'organismo cattolico che da anni si batte contro l'utero in affitto, l'aborto e le leggi sul fine vita. Stamattina in Vaticano è stato ricevuto il leader del Family Day, Massimo Galdolfini che ha avuto modo di approfondire e sviluppare con Bergoglio i temi legati alla difesa della vita. Al termine dell'incontro ha così riassunto quella mezzora di colloquio. «È stato molto affettuoso il Papa. Mi ha detto che nel discorso fatto al Corpo diplomatico, alcuni giorni fa, aveva parlato esplicitamente di vietare la pratica dell'utero in affitto. Io gli ho riferito del nostro lavoro in Italia e all'estero per vietare questa pratica vergognosa. Poi ho espresso la mia soddisfazione perché abbiamo contrastato con successo la legge sul suicidio assistito in Veneto».
L'esito dell'affossamento della legge sul fine vita che poi è stata bocciata non lo ha colto di sorpresa. «Era contento, mi ha ringraziato ancora».
Nel discorso agli ambasciatori per il tradizionale scambio di auguri d'inizio anno, Francesco in un articolato intervento ha messo in guardia dalle derive ideologiche dei cosiddetti nuovi diritti; ha usato parole durissime contro l'ideologia gender definita «pericolosissima» ed ha esortato la necessità di proibire a livello universale la pratica «deprecabile» della maternità surrogata. Francesco ha infine ricordato che non esiste pace senza il rispetto della vita umana a partire da quella del nascituro. Un intervento che ha segnato di nuovo la centralità dei cosiddetti valori irrinunciabili per i cattolici impegnati in politica in vista delle prossime europee.