Si è spento a 92 anni l'ex prefetto dell'Apsa, il cardinale Sergio Sebastiani. Proveniente dalla carriera diplomatica questo porporato di origine margigiana fu condannato nel 2013 per diffamazione per avere accusato un magistrato italiano che aveva aperto un procedimento sui danni alla salute causati dalle onde elettromagnetiche delle maxi antenne della Radio Vaticana a Santa Maria di Galeria.
In una intervista del 2007 Sebastiani diffamò l'ex procuratore di Civitavecchia.
Nella motivazione della sentenza il giudice monocratico umbro scriveva che «sostenere, in termini netti, la falsità del problema relativo all'emissione» da parte di Radio Vaticana delle onde elettromagnetiche poneva l'affermazione stessa oltre i limiti della valutazione, facendola scadere «nella manipolazione della realtà strumentalmente tesa a denigrare l'operato del soggetto che di quella stessa vicenda giudiziaria si occupava». Per il magistrato si trattava effettivamente di un problema reale dimostrato dalle tante denunce presentate dai cittadini delle zone interessate dalle emissioni, dalla risonanza anche mediatica avuta dal caso, oltre che dal fatto stesso «che - scriveva - si siano svolti numerosi processi: circostanze che consentono di affermare con certezza che l'esistenza del problema 'emissione elettromagnetiche».
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Papa Francesco che ha partecipato al suo funerale a San Pietro, lo ha definito in un telegramma alla famiglia uno «zelante sacerdote che ha generosamente speso la sua vita al servizio del Vangelo e della Santa Sede; un servo buono e vigilante del Signore». Il porporato era stato fatto cardinale da san Giovanni Paolo II, nel concistoro del 22 febbraio 2001, era nato l'11 aprile 1931, a Montemonaco, in diocesi di San Benedetto del Tronto. In curia, alla guida dell'Apsa, ha svolto un ruolo di primo piano come segretario generale del Comitato Centrale per il Grande Giubileo del Duemila.