Dice Luca Sugoni, uno dei capintesta della protesta: “Questo importante snodo stradale ha creato non pochi problemi alla nostra comunità sin dalla sua realizzazione. L’Anas, infatti, circa 50 anni fa, ha distrutto diverse abitazioni di privati e ne ha rese inagibili altre proprio per portare a termine questa imponente opera. Inoltre San Liberato ha pagato un prezzo ancora piu’ alto quello di vite umane, a causa degli attraversamenti a raso. Solo dopo la morte di alcuni compaesani e di aspre battaglie culminate con il blocco del traffico sono riusciti ad ottenere gli svincoli. Anche questi, però, hanno portato gravi disagi soprattutto alla viabilità interna. E’ che l’Anas si appropriò, manu militari, della strada comunale per farvi il grande raccordo, salutato dai vertici del Comune come un risultato di modernità mentre era soltanto l’inizio dei problemi. Attualmente, vista l’importanza del raccordo la situazione è diventata insopportabile: il traffico è aumentato vertiginosamente, il numero di mezzi pesanti che circolano giorno e notte, i continui lavori sulla strada di adeguamento atti solamente a migliorare la viabilità incidono moltissimo sulla vita di tutti i giorni”.
E poi ora con l’arrivo di Euchocolate si rischierà addirittura la paralisi della viabilità, come è accaduto decine di volta quando per uscire anche per l’emergenza da San Liberato è stato impossibile.
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