Rinviata a giudizio con l’accusa di maltrattamenti in famiglia una coppia di Città di Castello accusata di aver «provocato ansia, paura e attacchi di panico» al figlio minorenne della donna al quale veniva «impedito per lunghi periodi di vedere il padre». Le contestazioni riguardano il periodo tra il 2017 e il 2022: quando sono iniziate le prime avvisaglie il bambino aveva solo dieci anni. Stando alle accuse i due imputati - la mamma di 43 anni, il compagno 38enne, entrambi come detto sono originari del Tifernate - hanno «impedito per lunghi periodi al ragazzo di vedere il padre, minacciando di percuoterlo e di lasciarlo fuori casa». Prosegue l’imputazione: «Alla sua richiesta di volerlo comunque vedere lo percuotevano con schiaffi, calci e pugni, lo insultavano dicendogli che era un pezzo di m… perché era stato allevato dal padre, minacciando che se fosse andato da lui non sarebbe più tornato in quella casa».
Il sostituto procuratore negli atti racconta di «condotte di violenza fisica, psicologica e verbale».