Terni. Valnerina al voto, sui candidati pesa l'effetto Bandecchi

Terni. Valnerina al voto, sui candidati pesa l'effetto Bandecchi
di Sergio Capotosti
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Giovedì 8 Febbraio 2024, 08:07

VERSO IL VOTO

Valnerina al voto. Dallo scontro in famiglia a Polino, il nipote Matteucci sfida lo zio Venanzi, al terzo mandato della Taccalozzi per Montefranco, passando per Arrone, dove il bis di Di Gioia è scontato così come la riconferma. La variabile tutta da decifrare è Alternativa Popolare, alle prese con il primo test elettorale dopo il successo di sette mesi fa a Terni con la presa di Palazzo Spada da parte del segretario nazionale Stefano Bandecchi. Per il momento Ap ha spaccato il centrosinistra a Polino con la candidatura di Saverio Matteucci, mentre per Arrone punta sul giovane Tomas Nardini, mettendo così in difficoltà il centrodestra, con Di Gioia che ringrazia. Effetto ballottaggio praticamente azzerato visto che nessuno dei tre comuni al voto l'8 e il 9 giugno supera i 15.000 abitanti. 
Con appena 207 residenti, Polino potrebbe andare al voto con ben tre liste. Una specie di record per il comune più piccolo della provincia di Terni. A spaccarsi potrebbe essere il centrosinistra sul nome di Saverio Matteucci, figlio dell'ex primo cittadino Ortensio, ma anche nipote dell'attuale sindaco Remigio Venanzi, che di Ortensio è cugino di primo grado. Il più giovane dei Matteucci che tenterà di riprendere la guida di Polino, nel ricordo del mitico sindaco Amerigo Matteucci, è di Alternativa Popolare. Il Pd però per il momento non è convinto di andare con Ap e potrebbe infatti dare spazio a una terza lista, con un candidato che ancora non è stato però identificato. In casa del centrodestra non è minimamente in discussione il bis per il sindaco uscente Venanzi, della Lega.
Per Rachele Taccalozzi si sono spalancate le porte del terzo mandato, dopo il via libera arrivato dal Parlamento. Considerando, però, che la recente legge non prevede più vincoli alle ricandidature per i comuni  sotto i 5.000 abitanti (Montefranco ne ha appena 1.263), l'esponente del Pd Taccaolozzi potrebbe restare a vita sindaca. Al momento infatti non ci sono altri schieramenti in campo, tanto Ap quanto il centrodestra non hanno ancora deciso come e se uscire allo scoperto.
Più complicato, ma senza colpi di scena, il quadro per Arrone (2.561 abitanti). La vittoria del sindaco uscente Di Gioia, del Pd anche lui, è data per scontata. Non solo perché ha ben governato, ma perché l'effetto Ap in questo caso contribuisce a dargli una mano. Il partito di Bandecchi ha individuato nel giovane Tomas Nardini la figura di riferimento per sfidare il primo cittadino uscente, mentre il centrodestra pare orientato a una candidatura di bandiera, con il segretario comunale di Fdi Enrico Grechi pronto a fare la sua parte. 

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