PERUGIA - L’Università degli Studi sempre più crocevia di lingue, esperienze e incontri. Prenderà il via il prossimo anno accademico il corso di studi in Ingegneria gestionale, prima laurea triennale in lingua inglese nell’ateneo perugino e in Italia. Un percorso che apre una finestra sul futuro e sul mondo, creando una figura in grado di affrontare anche le complessità dell’innovazione industriale. Trasformare i limiti in ambizioni, la sfida che l’ateneo e il Dipartimento in particolare ha rilanciato agli studenti facendoli incontrare, l’altro giorno, con tre ingegneri della Ferrari.
Caldeggiata fortemente dal rettore Maurizio Oliviero, la prima laurea interamente in lingua inglese vedrà come protagonista il dipartimento di Ingegneria con il corso in Engineering management, prima triennale del genere in Italia. Il corso prevede un mix di contenuti che combinano ingegneria industriale e informazione, management strategico e marketing. “Si vogliono formare nuovi leader pronti ad affrontare sfide complesse per la gestione e l’innovazione di impresa”, si osserva da Palazzo Murena.
IL NUOVO CORSO DI LAUREA
Destinato a diplomati in possesso di certificazione di lingua inglese B2 (che è possibile conseguire anche durante il primo anno di corso), la proposta punta a sviluppare “ingegneri gestionali”, una figura che abbina le capacità ingegneristiche del problem-solving, con le abilità organizzative, amministrative, giuridiche e di pianificazione tipiche del management.
GLI STUDENTI E LA FORMULA 1
Riconoscere i propri limiti per superarli è anche il messaggio che esce dall’incontro che alcuni studenti del Dipartimento hanno avuto giovedì pomeriggio con tre ingegneri della Ferrari. L’occasione è stata la laurea magistrale in Ingegneria meccanica dello studente Manuel Martino che ha sviluppato parte del lavoro svolgendo otto mesi di stage a Maranello, con l’ingegner Raoul Sourbron co-relatore. Soubron, dal 2016 Team leader engine calibration & Dinamic strategies, ha partecipato alla discussione e nel pomeriggio, accolto dal professor Lucio Postrioti, relatore della tesi di laurea, ha preso parte all’incontro con gli studenti. Con lui anche gli altri ingegneri della Ferrari, Antonio Revert Munoz, Engine design & development consultant Cfd engineer, e Angelo Rosetti, dal 2011 in Formula 1 con Ferrari, ora Engine concept & design, fluid dynamic and combustion team leader. Tutti e tre si sono confrontati con i ragazzi in un incontro informale ma ricco di contenuti.
Gli studenti, infatti, hanno rivolto varie domande ai tre ingegneri di Maranello, alcuni ad esempio hanno chiesto se da giovani pensavano di arrivare alla loro posizione attuale in Formula 1 e in Ferrari oppure come hanno fatto a raggiungere il ruolo che oggi occupano al Cavallino rampante. «Cercate il vostro limite – ha risposto l’ingegner Rosetti – solo in questo modo potrete raggiungere queste posizioni». “Un limite che si può individuare e superare anche a Perugia, grazie allo studio”. Circa 200 gli studenti che hanno assistito al confronto in presenza, mentre altri 30 erano collegati da remoto. A mediare l’incontro, il professore Postrioti, docente conosciuto a livello nazionale e internazionale che svolge attività di ricerca nell’analisi sperimentale dei motori a combustione interna, con particolare focus sull’analisi di sistemi di iniezione e di spray bifasici, sistemi di attuazione avanzata delle valvole, sistemi di aspirazione e scarico.