Radiologia, primario verso il pensionamento: in bilico la struttura complessa

Da sinistra il dottor Iaconis e il dottor De Fino
di Ilaria Bosi
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Martedì 16 Novembre 2021, 12:36 - Ultimo aggiornamento: 12:37

SPOLETO - Sos ospedale, sempre più tortuoso il cammino per un ritorno alla piena operatività del San Matteo degli Infermi. Dopo il recente provvedimento che ha sancito (per un mese) l’improvviso trasferimento a Orvieto di un chirurgo in forza all’unità operativa di chirurgia multidisciplinare, è ora in bilico il mantenimento della struttura complessa di Radiologia. Il suo attuale direttore, il dottor Vincenzo Domenico Iaconis, nei giorni scorsi ha infatti presentato domanda di pensionamento e gli scenari che si prospettano – in una fase delicata come quella della stesura del nuovo piano sanitario regionale - non sono rosei per il futuro dell’ospedale. Se la domanda venisse accolta, infatti, da metà febbraio la struttura, già a lungo in bilico negli anni passati, resterebbe di nuovo senza direttore, con poche probabilità di avvio di una nuova procedura per la sostituzione del primariato. La vicenda, trapelata nelle ultime ore, sarebbe ancora in fase di definizione, ma fa inevitabilmente tornare alla mente tutte le peripezie che quella struttura – dotata peraltro di professionisti di grande valore - ha vissuto dagli inizi del 2010, quando andò in pensione l’allora primario, dottor Pietro Enrico. In quell’occasione, infatti, tra attese e rinvii e dopo un lungo braccio di ferro, il concorso per ridare un direttore alla struttura e mantenerla come complessa si è svolto ben sette anni e mezzo dopo. Inutile evidenziare che l’assenza di un direttore titolare in questa fase cruciale per il futuro del presidio – e con il personale in forza a Spoleto già impegnato nei turni di guardia a Foligno - rischia di determinare contraccolpi ancor più pesanti di quanti ne abbia avuti in passato. Una situazione a dir poco spinosa, che dovrà essere affrontata anche dall’amministrazione comunale. Il sindaco Andrea Sisti, proprio oggi, ha fatto sapere che inizierà una serie di incontri con i primari del San Matteo degli Infermi. A questi ne seguiranno altri con delegazioni del personale ospedaliero e con i rappresentanti della medicina di territorio. Faccia a faccia che serviranno, almeno nelle intenzioni, a meglio inquadrare i termini di una questione delicata e urgente, in cui la città, con tutte le sue componenti, è chiamata a giocare la sua partita.

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