Uccidono un cervo nel centro di recupero per animali, presi due bracconieri `

Uccidono un cervo nel centro di recupero per animali, presi due bracconieri `
di Monica Riccio
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Sabato 18 Febbraio 2023, 09:04
ORVIETO Hanno scavalcato ben due recinzioni, sparato a una femmina di cervo che si trovava nel proprio recinto, ne hanno portato via la carcassa trascinandola con delle cinghie, ma non hanno fatto i conti con le fototrappole installate sul posto. E' successo il 26 gennaio, all'interno del Centro Recupero Animali Selvatici ed Esotici nonché Centro Territoriale di Accoglienza Animali Confiscati e Sequestrati di Formichella, nel comune di Orvieto. A illustrare i dettagli del vero e proprio scempio commesso da due uomini ai danni del centro, ieri il tenente colonnello Marco Fratoni, comandante del reparto Carabinieri Biodiversità di Assisi, e la tenente colonnello Elena Candela comandante del Nucleo di Polizia Ambientale, Agroalimentare Forestale di Terni titolare delle indagini con il coordinamento del procuratore Claudio Cicchella, della Procura della Repubblica di Terni. «L'attività investigativa ha spiegato la comandante Candela - ha consentito di individuare con sorprendente rapidità i responsabili dell'uccisione, e conseguente furto, di un esemplare di cervo femmina dall'area demaniale statale. L'animale, insieme ad altri quattro cervi, era detenuto all'interno di un'area recintata, di circa tremila metri quadrati. Le protezioni messe in atto ha continuato - non hanno impedito ad un uomo, residente a San Venanzo, di penetrare la mattina del 26 gennaio all'interno dell'area scavalcando la recinzione e, con un fucile, abbattere uno dei cinque cervi, approfittando della momentanea lontananza del personale impiegato in altre aree del centro e della impossibilità di fuggire dell'animale, peraltro da anni qui ospitato. Nella stessa giornata, dopo qualche ora, lo stesso uomo è tornato con notevole spregiudicatezza ha sottolineato la comandante - sul posto con un complice, residente ad Orvieto, per prelevare l'animale abbattuto e trascinarlo a valle per un lungo tratto, utilizzando delle cinghie, oltre la recinzione esterna, fino ad una radura appena fuori dell'area demaniale, accessibile con fuoristrada, portando così a compimento, in concorso, il furto dell'animale». I due, 30 e 50 anni, non si sono accorti delle fototrappole che precedentemente erano state piazzate dai Carabinieri Forestali: «L'esame delle immagini, nella loro evidente chiarezza, nonché i successivi accertamenti eseguiti anche in collaborazione con le Stazioni Carabinieri Forestali di Allerona, Orvieto e San Venanzo, e della territoriale di San Venanzo, attività consistenti in perquisizioni domiciliari e sequestro di ulteriori elementi di prova, hanno consentito di individuare i due responsabili, che si trovano ora indagati per uccisione di animale e furto aggravato, commesso con violenza e all'interno di area demaniale».
 
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