Terni. Piediluco nuovo centro federale: «Ma il progetto
è limitato». Molte le osservazioni

Terni. Piediluco nuovo centro federale: «Ma il progetto è limitato». Molte le osservazioni
di Umberto Giangiuli
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Giovedì 10 Agosto 2023, 11:29 - Ultimo aggiornamento: 11:30

Sul piatto da spendere ci sono 4  milioni e 400 mila euro del Pnrr per la riqualificazione  del Centro di preparazione olimpica di Piediluco. Ieri mattina il progetto è stata presentato dal Comune,  alle associazioni, ai residenti, al  Circolo canottieri e alla  Federazione. «Spendere tanti soldi – è stato sottolineato - soltanto per migliorare l’esistente mantenendo la stessa cubatura degli immobili, tralasciando tutto quello che necessita al di fuori dell’area è un  progetto monco». Manca un piano articolato che colleghi l’area esterna al Centro D’Aloja, un  parcheggio adatto per i carrelli che trasportano le barche stesse e che vanno ad occupare la sede stradale che porta al centro nautico generando l’attuale caos. Il problema non è secondario per il futuro dell’area (ricordiamo che i progettisti si sono interessati soltanto della  parte interna del Centro mentre esternamente è compito del comune di Terni dover intervenire).  Nel corso del dibattito si è anche assistito ad un silenzio  imbarazzante da parte del Comune, della Federazione e del Circolo sulle competenze all’interno del centro federale. «I problemi – è stato rilevato- che prima o poi verranno al pettine. Per esempio- è stato osservato- c’è fretta di affrontare le competenze sulla gestione dell’area, chi si prenderà le responsabilità anche penali». Tutti temi che dovranno essere affrontati prima dell’inizio dei lavori previsti entro la fine dell’anno e che dovranno terminare al  massimo nell’aprile del 2026. Altro punto in cui sono state fatte osservazioni al progetto è quello dei materiali utilizzati. Sia la sede del Circolo che il ripostiglio delle imbarcazioni rimarranno con lo steso volume ma con un  particolare di non poco conto: saranno tutte in legno. Qualcuno ha fatto notare «che il legno nel corso degli anni ha bisogno di manutenzione e anche in questo caso bisognerà capire chi la farà. Da parte dei progettisti la risposta è stata concisa «si tratta di un legno particolare che non ha bisogno di manutenzione». Si è anche affrontato l’annoso problema del bar interno al parco di proprietà del circolo. Su questo si è acceso un vivace dibattito che ha portato a diverse osservazioni. Un fatto è certo quel ritrovo va abbattuto per fare posto ad un altro di minore dimensione. Questo in estrema sintesi le osservazioni che hanno convinto i progettisti a riflettere su probabili cambiamenti di alcune cose del progetto iniziale. «Tanti soldi vanno spesi con oculatezza- è stato sottolineato serve davvero abbattere l’attuale rimessaggio delle barche- per poi farne una stessa  in legno? Sono  soldi spesi che potrebbero servire per altri lavori esterni al centro nautico». Ed ancora.  «Investire una montagna di soldi all’interno dell’area nautica quando appena fuori dal recinto c’è approssimazione e caos è davvero una riqualificazione? Gli intervenuti sono discorsi ed invitano il Comune ha dover intervenire per colmare queste lacune.

Il prossimo appuntamento è con la conferenza del servizi.

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