Grande rispetto per i magistrati
ma è giusta una riflessione

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Mercoledì 2 Luglio 2014, 13:42 - Ultimo aggiornamento: 13:55
TERNI - Gli articoli di Giuseppe Caforio sono sempre interessanti e densi. Quello uscito domenica sul "Messaggero" sulla vicenda che riguarda "Radio Galileo" ci apparso per sbrigativo e fondato su informazioni molto parziali. Qualche precisazione ci pare quindi doverosa.

1) La Corte dei Conti ha invitato dirigenti e operatori di Radio Galileo e tre parlamentari del Pd (due ex come il Sindaco Di Girolamo e il segretario Trappolino e uno in carica come Verini) a inviare entro sette mesi "deduzioni" circa l'ipotesi (ipotesi) che i fondi pubblici percepiti da Radio Galileo dal 2004 al 2012(sulla base di una legge dello Stato che sostiene, a certe condizioni, le emittenti e la stampa di partito e movimento) non dovevano essere percepiti.

2) In parole semplici, lo ha fatto adducendo due ipotesi. La prima: il Movimento Politico- Culturale "Città Aperta" di Terni, il cui organo ufficiale è Radio Galileo, non risulterebbe svolgere attività politica "classica" (tipo quella dei partiti). La seconda: Di Girolamo per sei anni, Trappolino per cinque, Verini per tre, che dichiaravano di voler rappresentare in Parlamento il Movimento (come prescrive la legge sull'editoria) non potevano farlo perché parlamentari di un altro Partito, il Pd.

3) Bene. Nella conferenza stampa che abbiamo tenuto, abbiamo detto che la magistratura fa "il suo dovere", che è giusto "compia indagini e accertamenti di ogni tipo". E abbiamo aggiunto di non sentirci minimamente "nei guai", come qualche frettoloso titolo di giornale aveva scritto, perché convinti di avere rispettato rigorosamente leggi e disposizioni. Perché, dunque, parlare di "attacco" alla Magistratura? Non una parola contro la magistratura è stata e sarà da noi pronunciata.

4) Abbiamo invece definito "irrituale" (è un attacco?) il fatto che nell'invito a produrre deduzioni il Procuratore si soffermi a lungo, quasi politicamente, sul tema della rappresentanza. Che intendiamo? Primo: se un Movimento locale, tra i cui fondatori c'è addirittura il Sindaco, contribuisce per ben due volte all'elezione a primo cittadino dello stesso, si può dire chenon fa politica? LA VOCE DA DARE Se un Movimento politico locale ha come organo ufficiale una radio che da trent'anni è la radio della città, che ogni giorno fa ore e ore di dibattiti, fili diretti, che dà voce quotidiana alle battaglie dei lavoratori dell'acciaio o della chimica, che intervista quotidianamente esponenti politici vicini alle posizioni di quel Movimento e del centrosinistra, si può dire che non fa politica?

5) Quanto ai parlamentari, il nostro ruolo, come prescrive la legge, è stato negli anni semplicemente quello di allegare una dichiarazione del Segretario Generale della Camera (o del Senato, nel caso di Di Girolamo) nella quale, testualmente sta scritto che "il signor... eletto nella Circoscrizione... membro del Gruppo Pd... dichiara di rappresentare in Parlamento il Movimento "Città Aperta", il cui organo ufficiale è Radio Galileo".

LA DICHIARAZIONE AL DIPARTIMENTO

Questa dichiarazione, per dieci anni, è stata recapitata al Dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri che, ovviamente, l'ha sempre ritenuta pienamente rispondente al dettame della legge. Se così non fosse stato, del resto, lo avrebbe evidenziato. 6) Come poteva fare diversamente? Noi eravamo e siamo parlamentari del Pd. E' un dato oggettivo, ontologico. Sta scritto in quella dichiarazione. E, come tali, abbiamo dichiarato di rappresentare un Movimento Locale.

IL MOVIMENTO LOCALEE

lo abbiamo fatto quotidianamente accogliendone e rilanciandone le istanze. Facendo iniziative (interrogazioni, odg. proposte di legge, emendamenti, interventi) a difesa delle Acciaierie, del Polo Chimico, della Sangemini, dela SGL Carbon. Dei pendolari delle ferrovie. Del Museo delle Armi... Ricordando in aula Sergio Secci o Alberto Provantini o Enrico Micheli.... Partecipando a decine di riunioni politiche e sindacali e a dibattiti a Terni.... Rilasciano decine di interviste a Radio Galileo... Che cos'è questa se non "rappresentanza"?

CHE COSA È LA “RAPPRESENTANZA”

Del resto è lo stesso ruolo svolto da decine di altri colleghi che comenoi hanno dichiarato negli anni di essere rappresentanti di Movimenti che avevano e hanno organi ufficiali con le stesse caratteristiche di Radio Galileo.

7) Per questo abbiamo particolarmente apprezzato la solidarietà di Articolo 21 e di una personalità come Beppe Giulietti, che ha colto bene il senso della legge ed il ruolo dei parlamentari che la legge chiama a svolgere.

8) Infine, il Prof. Caforio fa riflessioni serie sul tema della spending review, sull'opportunità o meno di prevedere finanziamenti pubblici. E' giusto riflettere, ma queste leggi esistono dagli anni '90 e tutelano le piccole realtà che fanno davvero informazione e che non hanno grandi gruppi alle spalle. Che sono obbligate a mettere in regola giornalisti e tecnici. E che, come Radio Galileo, fanno ogni giorno la piccola, grande storia di una comunità.

IL PUNTO VERO DELLA QUESTIONE

Il punto vero è che da anni questi finanziamenti non ci sono quasi più e che purtroppo a sopravvivere saranno solo le emittenti che hanno alle spalle grandi gruppi. E che non sappiamo se difenderanno gli interessi dei lavoratori dell'acciaio o della chimica, come in questi oltre trent'anni ha sempre fatto Radio Galileo.



Leo Di Girolamo - Carlo Emanuele Trappolino - Walter Verini

(parlamentari in carica ed ex parlamentari del Pd)