Terni passa l'esame scherma paralimpica, Tiberi: «Ora si può cambiare marcia»

Soddisfatto il presidente del circolo organzzatore: "Se Roma dovesse un giorno ottenere le Olimpiadi, la città sarebbe pronta", no comment sulle dichiarazioni del sindaco Bandecchi.

Terni passa l'esame scherma paralimpica, Tiberi: «Ora si può cambiare marcia»
di Paolo Grassi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Ottobre 2023, 01:10

Dopo i numeri, le impressioni degli organizzatori. Calato il sipario a Terni sui Mondiali paralimpici di scherma, si tirano le somme. Lo fa il presidente del Circolo scherma Terni, Alberto Tiberi.

Come si sono trovati gli atleti e le delegazioni?

«Bene. Abbiamo ricevuto tanti complimenti da tante nazioni. Ci ha scritto la delegazione statunitense, congratulandosi per l'organizzazione ma anche per il cibo. Loro alloggiavano in una nota struttura in Valnerina dove hanno anche mangiato piatti tipici, oltre ad aver visitato la Cascata delle Marmore. Ci hanno ringraziato pure i giapponesi, entusiasti. Anche la delegazione dell'Iraq, che ha vinto l'ultima medaglia d'oro a squadre dei campionati. Gli italiani, poi, non ne parliamo. Tutti contenti».

Quali sono stati il momento più difficile e il più bello?

«Il momento più difficile è stato a un mese dal Mondiale, con la commissione federale che incalzava su tempi certi per il completamento del Palaterni.

E' stata una rincorsa per arrivare all'obiettivo. Non c'erano più nemmeno i tempi per scegliere un'altra sede. Ormai, doveva essere lì. La cosa più bella è stata, invece, vedere l'entusiasmo positivo e commovente dalla parte bella di Terni».

Bebe Vio ha espresso l'augurio che Terni possa pure ospitare le Parlimpiadi. Cosa ne pensa?

«E' stata solo una battuta. Ma non è così campata per aria. Se accadesse, un domani, che Roma si ricandidasse per un'Olimpiade e dovesse ottenerla, il nostro territorio, con strutture come il Circolo scherma, il PalaTerni, o il lago di Piediluco per il canottaggio, potrebbe essere satellite di Roma, sia per allenamenti di preparazione che per ospitare alcune gare olimpiche. Noi, al Mondiale paralimpico, abbiamo avuto tanti addetti ai lavori che saranno pure alle Olimpiade e Paralimpiadi di Parigi».

Come giudica le parole del sindaco Stefano Bandecchi, secondo io quale i campionati sono stati disertati da molti?

«Non ho mai commentato nulla e non commenterò mai nulla. Non è nella mia natura. Lascio ai ternani il compito di giudicare. Cito solo il vecchio statuto del Circolo scherma Terni, che dice che lo stesso non ha fini di lucro, ma ha lo scopo di sviluppare e organizzare l'attività sportiva dilettantistica della scherma, compresa l'attività didattica e di avvio, potenziarla e tenere alto il prestigio, ridestando lo spirito e la coscienza dai quali nacque l'antica cavalleria al servizio di nobili cause».

Ma secondo Lei, come ha risposto il pubblico?

«Abbiano avuto 6 giorni di gare, dalle 9 alle 20. Un periodo lungo per il quale era impossibile che il palazzetto fosse sempre pieno. Ma nell'arco di una singola giornata, ci risultano circa 4 - 5 mila presenze al giorno».

Le prossime iniziative?

«Un evento internazionale master al Palatennistavolo a dicembre, poi un evento nazionale assoluto a inizio 2024 e ospiteremo al Circolo scherma il Trofeo dell'amore, nel periodo di San Valentino».

Nuove idee anche per tornare al PalaTerni?

«Per organizzare un evento lì, ci vogliono almeno tre o quattro anni. Ma tra fine 2023 e inizio 2024 elaboreremo una richiesta al Comitato olimpico nazionale per metterci in lizza per organizzare qualcosa di grande e importante».

© RIPRODUZIONE RISERVATA