Terni. Partita la caccia al cinghiale
ma l'Atc resta senza presidente
Dovrà decidere la Regione

Terni. Partita la caccia al cinghiale ma l'Atc resta senza presidente Dovrà decidere la Regione
di Umberto Giangiuli
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Lunedì 16 Ottobre 2023, 16:24

Il 14 ottobre è cominciata la stagione della caccia al cinghiale che terminerà il 14 gennaio. Si potrà cacciare l'ungulato nei giorni di giovedì, sabato e domenica con l’utilizzo di munizioni atossiche, ma l’Atc 3 (ambito territoriale caccia del Ternano- Orvietano) è ancora senza presidente, malgrado i tentativi delle diverse "anime" delle associazioni di eleggerlo prima dell’apertura . Nelle stanze della Regione si è consumato lo strappo , malgrado diversi tentativi da parte delle associazioni di trovare una linea comune, con il risultato che l’Ambito non ha un presidente . A questo punto toccherà alla la Regione scegliere tra i rappresentanti delle associazioni degli agricoltori, cacciatori, associazioni ambientaliste e rappresentanti delle istituzioni che, però, hanno solo funzioni di controllo. Per una manciata di voti il candidato espressione della Federcaccia, Roberto Romani, non ce l’ha fatta, anche se non è stato del tutto bocciato. Ha raccolto otto voti, due in più del candidato di Libera- caccia, Massimo Novelli che ne ha presi 6. Per essere eletto uno dei due candidati avrebbe dovuto raccogliere 14 voti per diventare presidente. Entrambi sono stati messi all’angolo perché tra le associazioni non è stato trovato l'accordo, che pure era stato cercato all’indomani della votazione e che aveva portato anche ad incontri riservati.

La patata bollente adesso passa nelle mani delle Regione che dovrà nominare il nuovo presidente che prenderà il posto di Leonardo Fontanella  che rimarrà in carica soltanto per gli adempimenti amministrativi che non sono certamente pochi. Si preannunciano settimane difficili per l’Ambito, in particolare quando si dovrà votare il bilancio consultivo dell’ente dove servirà la maggioranza assoluta. Per l’elezione del presidente dell’Atc, invece, bastava la maggioranza qualificata, però, ognuno ha pensato di votare il proprio candidato portando ad una dispersione dei voti e lasciando il tutto nelle mani delle Regione. Adesso c’è rammarico per non avere raggiunto l’accordo e, soprattutto, perché sarà la Regione a dover nominare il nuovo presidente. La speranza è che palazzo Donini possa, comunque, orientarsi sul candidato che ha riportato più voti ed espressione di una parte delle associazioni. A questo punto potrebbe essere indicato dalla Regione proprio il candidato di Federcaccia. Roberto Romani. L’Atc “controlla” circa 165 mila ettari di superficie agro silvo- pastorale ed è strategico per la gestione e la fruizione delle risorse faunistiche, con l’attuazione di progetti di gestione e conservazione ambientale e di tutela delle produzioni agricole.

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