Terni, la riforma Cartabia e la ragionevole durata del processo al centro del convegno della camera penale

Terni, la riforma Cartabia e la ragionevole durata del processo al centro del convegno della camera penale
di Nicoletta Gigli
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Venerdì 28 Ottobre 2022, 19:36

TERNI - “Ritengo che la riforma Cartabia sia una riforma organica  di sistema, che copre l’intero arco del processo. Una riforma di stampo liberale che va ad incidere sulla durata del processo tenendo conto che noi  siamo gli ultimi per la ragionevole durata. Un processo di durata irragionevole  non dà garanzie e crea un danno ulteriore alla persona che subisce una gogna. Intervenire sulla durata del processo significa assicurare garanzie più forti per l’indagato o l’imputato”.

Giovanni Canzio, primo presidente emerito della corte di cassazione, è a palazzo Gazzoli per il convegno sulla riforma Cartabia organizzato dalla camera penale.

All’incontro ci sono i massimi esperti di diritto penale.

A Terni la situazione della durata dei processi è abbastanza contenuta rispetto a quel che accade per esempio nella vicina Roma. Siamo nei tempi fisiologici - dice il presidente della camera penale, Manlio Morcella. Questa giornata cui prendono parte tantissimi operatori della giustizia di Terni ma anche del resto dell’Umbria e della vicina Viterbo dimostra che, se per la formazione si creano eventi di qualità, le adesioni ci sono e non sono solo adesioni circoscritte all’ambiente che organizza l’evento”.

Per Giorgio Spangher, ordinario emerito di diritto processuale penale all’università La Sapienza “è una riforma per una giustizia a bassa intensità per reati di medio-bassa intensità.  Quello che va sottolineato è che ora la pena pecuniaria andrà pagata - avverte -  i cittadini non si illudano che vada come prima”.

“Lo andiamo dicendo da tempo che ci sono problemi di risorse e mezzi - sottolinea Roberto Bricchetti, presidente di sezione della Cassazione - e situazioni di arretrati e pendenze che sono intollerabili, irreversibili.

Onestamente  non so di certi armadi e di certi processi cosa si farà. Di certo questa situazione non agevola il funzionamento del nuovo”.

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