Terni, gravissimo il 76enne investito in viale Trento da un'auto pirata. Fiaschini: «Sulle strade è una guerra»

Marcello Fiaschini, dell'associazione vittime della strada: "Sanzioni lievi, non abbiamo armi"

Terni, gravissimo il 76enne investito in viale Trento da un'auto pirata. Fiaschini: «Sulle strade è una guerra»
di Nicoletta Gigli
3 Minuti di Lettura
Giovedì 10 Agosto 2023, 00:05

TERNI - Nessuna traccia del conducente del mezzo che, dopo aver tamponato la bicicletta su cui viaggiava un 76enne ternano, è fuggito senza prestare soccorso.

Gianfranco, 76 anni, ternano, vittima dell’incidente che si è verificato lunedì mattina in viale Trento e che appare un mistero, è ricoverato in condizioni disperate al “Santa Maria”. Nella caduta ha riportato la frattura delle vertebre cervicali. La prognosi resta riservata.

La figlia del 76enne, avvisata dalla polizia municipale intorno alle 12 e 30, ha incaricato l’avvocato, Massimo Longarini, di seguire la vicenda e lanciare un appello per tentare di chiarire cosa sia accaduto prima che l’anziano cadesse a terra riportando la frattura dell’osso del collo.

«Gianfranco è stato investito da un’auto mentre stava passeggiando a bordo della propria bicicletta. L’ignoto conducente ha ritenuto di abbandonarlo lungo la strada. Trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Maria è in coma. La famiglia - dice Longarini - chiede a quanti abbiano assistito all’incidente di voler segnalare ciò che hanno visto».

Longarini ha chiesto che siano acquisite le immagini delle telecamere del Comune presenti nella zona del parco di viale Trento. La speranza è che la videosorveglianza possa restituire elementi utili a ricostruire l’incidente e a rintracciare il conducente del mezzo pirata.

Cosa sia successo è al vaglio della polizia locale. Che ha trovato Gianfranco in terra privo di sensi e la bicicletta distante dal corpo, che non presenta segni di trascinamento.

I primi accertamenti hanno escluso che l’anziano sia stato colpito da malore prima di cadere rovinosamente sull’asfalto.

Il 76enne in bici sarebbe stato tamponato ed è stato un impatto così violento da causare la frattura delle vertebre cervicali.

Le indagini vanno avanti a ritmo serrato ma al momento non ci sono elementi utili a chiarire il giallo.

«Purtroppo si combatte ma i risultati non arrivano. Abbiamo chiesto più controlli, più prevenzione nelle scuole e sulle strade, l’inasprimento delle sanzioni, che c’è stato, ma pare che i risultati tardino ad arrivare» dice Marcello Fiaschini, che guida la sezione provinciale dell’associazione italiana familiari e vittime della strada.

Dopo la perdita di suo figlio, Riccardo, travolto e ucciso a 17 anni da un romeno ubriaco e senza patente, si dedica senza risparmio a supportare iniziative in favore della sicurezza stradale perché altre famiglie siano risparmiate da un dolore inconsolabile.

«Nelle strade è una guerra, ci sono numeri che non ci consentono di voltarci dall’altra parte eppure tutti noi non stiamo facendo abbastanza. Quando succedono queste tragedie - dice Fiaschini - tutti gli attori preposti alla sicurezza stradale devono fare di più. Di fronte al solito pirata della strada che fugge, due giorni dopo si costituisce e rischia sanzioni lievi non abbiamo armi. Non è un buon deterrente, bisogna davvero investire in sicurezza stradale, fare tutto ciò che è possibile perché altre soluzioni non ce ne sono».

© RIPRODUZIONE RISERVATA