Terni, Francesca era ossessionata dagli effetti del vaccino: indagini serrate sulla morte della 44enne, ancora grave l'amico

Terni, Francesca era ossessionata dagli effetti del vaccino: indagini serrate sulla morte della 44enne, ancora grave l'amico
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 1 Novembre 2023, 15:34

TERNI - Indagini serrate per far luce sulla morte di Francesca Fiorini, l’insegnante ternana di 44 anni trovata senza vita nella sua casa di via Rossini che era piena zeppa di monossido di carbonio.

Ancora grave in ospedale l’amico tedesco di 24 anni che era con lei e che nella notte tra sabato e domenica era stato soccorso dal 118 per l’intossicazione causata dal gas.

La squadra mobile ternana, coordinata dalla procura, sta mettendo insieme i tasselli di un puzzle tutto da costruire.

La tragedia nell’appartamento della vittima, dove erano stati sistemati due vassoi d’acciaio pieni di carbonella e diavolina.

I due occupanti si erano preoccupati di sigillare col nastro adesivo le finestre di casa e di appendere cartelli che avvisavano del pericolo causato dal monossido di carbonio. Chi è entrato nell’appartamento al quinto piano di via Rossini, 54, era stato avvertito di chiamare il 112 e il 118.

All’arrivo dei soccorritori per Francesca purtroppo non c’era più nulla da fare. L’amico di vent’anni più giovane, in gravi condizioni, era stato portato in ospedale e ricoverato con riserva di prognosi.

In attesa di poter interrogare il 24enne tedesco, che sarebbe arrivato in città pochi giorni prima della tragedia, gli investigatori vanno a caccia di notizie. Su di lui si sa poco anche perché in Italia non è mai stato controllato.

E’ probabile che saranno sentiti i suoi parenti per ricostruire il legame tra lui e Francesca, insegnante della scuola media Marconi mite e riservata.

Una giovane donna che viveva con l’ossessione degli effetti delle dosi di vaccino che aveva dovuto fare per continuare ad insegnare.

Sul gruppo “Effetti collaterali vaccini anti covid” Francesca aveva iniziato a chiedere aiuto a settembre 2021 per quella che definiva “insonnia invalidante”.

«Ero molto agitata prima di fare il vaccino - scriveva l’insegnante ternana - perché avevo sentito dei casi avversi e morti  ma era necessario per non perdere il lavoro. Avevo paura di avere danni collaterali di notte. Dopo la seconda dose ho passato tantissime notti totalmente in bianco. Ero un soggetto sanissimo che dormiva dopo pranzo e la notte benissimo e molte ore.  Tutti i medici e specialisti che ho consultato hanno attribuito tutto all’ansia. Per favore non ironizzate sulla mia condizione - implorava la donna - perché sto soffrendo moltissimo: le ho provate tutte ma non riesco più ad addormentarmi naturalmente. C'è qualcuno che ha vissuto situazioni come le mie?».

In procura c’è un fascicolo aperto con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio. Nelle prossime ore, su disposizione del pm, Giorgio Panucci, sarà effettuata l’autopsia.

Sotto la lente il telefonino della vittima la cui analisi servirà a ricostruire i contatti che la donna ha avuto prima di dire addio alla vita.

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