Terni, insegnante muore a 44 anni nella casa invasa da monossido di carbonio, grave l'amico

S'indaga anche sull'istigazione al suicidio

Terni, insegnante muore a 44 anni nella casa invasa da monossido di carbonio, grave l'amico
di Nicoletta Gigli
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Lunedì 30 Ottobre 2023, 08:54

TERNI - Due vassoi d’alluminio riempiti di carbonella e diavolina sistemati nella doccia.

Le finestre di casa sigillate col nastro adesivo per garantire che l’intossicazione andasse a buon fine e un foglio di carta appeso sul muro, che avvisa chi entra in casa di fare attenzione e di chiamare il 112 e il 118.

La certezza è che la lenta combustione ha riempito di monossido di carbonio l’appartamento di via Rossini, 54, a Cesure. La proprietaria, Francesca Fiorini, 44 anni, insegnante ternana, è a terra senza vita. Stroncata dall’intossicazione dopo aver inalato il gas che ha invaso la sua casa.

Il 24enne che è con lei, un tedesco che sarebbe arrivato da poco in città, ha perso i sensi ma è ancora vivo. Viene caricato sull’ambulanza del 118 e trasportato in ospedale dove è ricoverato con prognosi riservata.

Sulla tragedia che si è consumata nella notte tra sabato e ieri stanno indagando a ritmo serrato gli investigatori della squadra mobile ternana. Impegnati a ricostruire i contorni di quello che al momento ha tutte le caratteristiche del giallo.

L’allarme scatta alle due e mezza di notte.

I genitori della 44enne, dopo aver tentato invano di contattare la figlia, che abita a due passi da loro e che ha combattuto con disturbi psicologici, si allarmano e chiamano i soccorsi.

Sul posto arrivano l’ambulanza del 118, i poliziotti della squadra volante e i vigili del fuoco.

Aprendo la porta di casa i soccorritori vengono invasi dal monossido di carbonio che è presente in concentrazioni elevatissime, al punto che alcuni di loro saranno costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso.

Francesca è a terra e il suo cuore purtroppo non batte più.

A poca distanza c’è l’amico di vent’anni più giovane che, in condizioni gravissime, viene trasportato in ospedale e intubato.

I vigili del fuoco intervengono con un motoventilatore per abbassare i parametri di monossido e permettere un primo sopralluogo nella casa al quinto piano di via Rossini.

Il corpo senza vita di Francesca, stimata insegnante della scuola media Marconi, viene trasferito in obitorio a disposizione del pm, Giorgio Panucci. L’appartamento viene sequestrato.

Nel pomeriggio di ieri un nuovo sopralluogo degli investigatori della mobile, a caccia di ogni elemento che possa far luce sulla tragedia. S’indaga sulla presenza in casa del 24enne tedesco dopo che i controlli in banca dati non fanno emergere particolari degni di nota. Se non il fatto che il giovane in Italia non è mai stato fermato per un controllo. Solo lui, quando sarà in grado di parlare, potrà raccontare la verità sulla tragedia.

Gli investigatori andranno a caccia di elementi analizzando lo smartphone della vittima, che è stato sequestrato.

Tra le ipotesi al vaglio, accanto alla volontà dei due di chiudere con la vita, c’è l’istigazione al suicidio.

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