Terni. Donazioni di sangue in picchiata
la Conca maglia nera della regione
Mariani: «Appena una donazione all'anno»

Terni. Donazioni di sangue in picchiata la Conca maglia nera della regione Mariani: «Appena una donazione all'anno»
di Umberto Giangiuli
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Venerdì 29 Settembre 2023, 15:54

La maglia nera nelle donazioni di sangue spetta a Terni, bene Perugia, super Foligno. In sostanza è il quadro scaturito dalla conferenza stampa tenutasi in Provincia con i responsabili dell’Avis regionali, provinciali e comunali con la partecipazione dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani). Le donazioni si sangue non bastano ma  con uno sforzo comune si può rendere la regione dell’Umbria autosufficiente senza dover pagare fior di soldi per richiederlo da fuori. Dal due di ottobre e per tutto il mese prenderà il via  la campagna di sensibilizzazione e reclutamento di nuovi donatori in modo di poter essere autosufficienti, in particolare l’ospedale di Terni costretto a richiedere sempre più spesso le sacche di sangue da  Foligno o acquistarle fuori regione, come qualche mese fa dove sono state  acquistati dalle Marche 20 flaconi costati all’Azienda circa 180mila euro. La campagna “C’è bisogno di te! Diventa donatore” si prefigge  di azzerare l’importazione del sangue e di poter soddisfare le esigenze “Santa Maria”. In provincia di Terni sono 17 le sedi dell’Avis «ma soltanto i piccoli paesi - afferma il presidente  dell’Avis Leonardo Mariani (nella foto) - rispondono in modo significativo all’appello, nelle città più grandi manca ancora questa sensibilità, siamo passati – conclude- dalle tre o quattro donazioni all’anno ad appena una ogni 365 giorni». In Umbria i donatori di sangue sono in netto calo: erano circa 47 mila arrivando a 28 mila. Un calo che ha inciso, soprattutto nel corso della pandemia, a mettere in crisi alcune strutture. Il presidente regionale dell’Avis Enrico Marconi, però, tiene a precisare «non sono mai mancate sacche di sangue negli ospedali anche grazie  ai tanti volontari che fanno riferimento all’Avis».

Al “Santa Maria” la situazione è sotto controllo anche se il fabbisogno è insufficiente e si acquistano le sacche altrove. «Abbiamo sempre bisogno- precisa Augusto Scaccetti direttore dell’Immunoematologia e trasfusionale- del gruppo 0 positivo e Rh negativo, ma non si tratta di una emergenza. Il numero di sacche che “produce” Terni si attestano intorno alle 5 mila mentre a Foligno (città con meno abitanti di Terni) è il doppio. L’ospedale  per coprire il fabbisogno deve acquistare da fuori regione dalle 500 alle 600 sacche all’anno». La responsabile del servizio trasfusionale dell’Usl 2 Marta Micheli «meno donazioni corrispondono anche a meno plasma e meno possibilità di produrre farmaci derivati». Infine il vice presidente della Provincia Gianni Daniele «l’ente è pronto a svolgere il ruolo di stimolo alle istituzioni e di sensibilizzazione della cittadinanza assolvendo al suo compito di punto di riferimento per il territorio». L’Anci (associazione nazionale comuni italiani) con il presidente Michele Toniaccini ha ribadito «la continuità delle iniziative che l’associazione dei comuni insieme all’ Avis sta portando avanti. L’Anci – ha concluso-  - ha firmato un protocollo d’intesa per stabilire le linee guida da suggerire ai comuni in fatto di donazioni». Diventare donatore di sangue vuol anche dire prevenzione. Infatti la salute del donatore viene monitorata costantemente attraverso visite di controllo ed esami di laboratorio. I requisiti del donatore è avere 18 anni e non più di 65 ed un peso inferiore ai 50 chili.

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