La decisione segue un provvedimento che risale al 27 novembre 2014, dal quale emerge che il tribunale di Caltanissetta, in attesa di un giudizio di merito, aveva subito respinto la richiesta di sospensione del provvedimento di rigetto della richiesta di asilo della commissione territoriale di Siracusa. “In attesa di quella decisione - dice Massimo Proietti, legale della famiglia di David - Amine dove essere rimpatriato. Come temevamo non c’erano i presupposti perché lo straniero fosse qui al momento dell'omicidio e questo fa riflettere sui meccanismi giudiziari. Finalmente - aggiunge Proietti - e' stata scritta la parola fine alla vicenda, anche nel merito. Ora cadono tutte le tesi sulla legittimità della permanenza in Italia di Amine Aassoul”. Per Amine Aassoul, rinchiuso nel carcere di Spoleto, la procura ha chiesto il giudizio immediato.
Terni, il 24 settembre a processo
l'assassino di David Raggi
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Lunedì 8 Giugno 2015, 17:59 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 16:03
TERNI - Si terrà il 24 settembre in corte d'assise, il processo per Amine Aassoul, che uccise il ternano David Raggi in piazza dell'Olmo il 12 marzo scorso. Intanto, il tribunale di Caltanissetta ha respinto il ricorso contro il rigetto della richiesta di riconoscimento di asilo politico presentato nell'autunno scorso da Amine Aassoul-.
La decisione segue un provvedimento che risale al 27 novembre 2014, dal quale emerge che il tribunale di Caltanissetta, in attesa di un giudizio di merito, aveva subito respinto la richiesta di sospensione del provvedimento di rigetto della richiesta di asilo della commissione territoriale di Siracusa. “In attesa di quella decisione - dice Massimo Proietti, legale della famiglia di David - Amine dove essere rimpatriato. Come temevamo non c’erano i presupposti perché lo straniero fosse qui al momento dell'omicidio e questo fa riflettere sui meccanismi giudiziari. Finalmente - aggiunge Proietti - e' stata scritta la parola fine alla vicenda, anche nel merito. Ora cadono tutte le tesi sulla legittimità della permanenza in Italia di Amine Aassoul”. Per Amine Aassoul, rinchiuso nel carcere di Spoleto, la procura ha chiesto il giudizio immediato.
La decisione segue un provvedimento che risale al 27 novembre 2014, dal quale emerge che il tribunale di Caltanissetta, in attesa di un giudizio di merito, aveva subito respinto la richiesta di sospensione del provvedimento di rigetto della richiesta di asilo della commissione territoriale di Siracusa. “In attesa di quella decisione - dice Massimo Proietti, legale della famiglia di David - Amine dove essere rimpatriato. Come temevamo non c’erano i presupposti perché lo straniero fosse qui al momento dell'omicidio e questo fa riflettere sui meccanismi giudiziari. Finalmente - aggiunge Proietti - e' stata scritta la parola fine alla vicenda, anche nel merito. Ora cadono tutte le tesi sulla legittimità della permanenza in Italia di Amine Aassoul”. Per Amine Aassoul, rinchiuso nel carcere di Spoleto, la procura ha chiesto il giudizio immediato.