Terni, "L'amianto presente in molti edifici pubblici e privati": l'appello di Anmil contro la fibra killer

Terni, "L'amianto presente in molti edifici pubblici e privati": l'appello di Anmil contro la fibra killer
di Nicoletta Gigli
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Giovedì 28 Aprile 2022, 15:41

TERNI - “Su mille lavoratori controllati nell’ambulatorio dell’Usl per gli ex esposti all’amianto, il venti per cento aveva patologie asbesto correlate. Nel 2019 abbiamo individuato 239 patologie”.

I dati forniti da Laura Sarnari, direttrice del Dipartimento di prevenzione e sicurezza sugli ambienti di lavoro dell’azienda Usl Umbria2, fanno il paio con quelli messi insieme da Anmil in occasione della giornata delle vittime dell’amianto, celebrata a palazzo Bazzani alla presenza delle autorità cittadine.

“Nel 2020 in Umbria sono state denunciate all’Inail venti malattie professionali derivanti dall’amianto, equamente suddivise tra Perugia e Terni - dice il vice presidente territoriale di Anmil, Giovanni Baccarelli. A queste si devono aggiungere le malattie che non hanno origine professionale e che quindi sfuggono alle statistiche dell’istituto”.

I dati dell’osservatorio nazionale dicono che nel 2020 nella regione si sono contati ben 95 decessi per malattie  collegate all’amianto.

Cinquanta i casi di tumore al polmone  riconducibili all’esposizione alla fibra killer, venticinque casi di mesotelioma e altri venti per malattie asbesto correlate. L’altro dato è che a Terni, in cinque anni, le denunce di casi mortali di malattie correlate all’esposizione all’amianto sono state 34.

“Non va sottovalutato che l’amianto continua ad essere presente in modo subdolo in moltissimi prodotti di uso comune e in edifici pubblici e privati, insidiando la salute di lavoratori e cittadini che possono entrarvi in contatto spesso inconsapevolmente. Una delle principali urgenze - tuona Baccarelli - è quella della totale mappatura e bonifica del territorio, che possa consentire la rimozione definitiva dell’amianto ovunque esso sia ancora presente”.

La mappatura dei siti pubblici risale al 2006, quella dei siti privati è ferma al 2012. Gli appelli lanciati in questi anni da Anmil sono caduti nel vuoto e ora l’associazione rilancia: “É di assoluta urgenza riprendere queste importantissime attività, aggiornando la mappatura, estendendola ad ambiti non ancora censiti - dice Baccarelli -  e procedere con la bonifica dei siti contaminati, dando priorità ad ospedali, scuole ed edifici di rilevanza pubblica e sociale. Per questo ci rivolgiamo direttamente alle istituzioni, perché ogni giorno che passa può fare la differenza per la vita e salute dei nostri concittadini. Auspico che i Comuni della provincia procedano a controlli accurati  per mettere in evidenza e poi distruggere il materiale a base di amianto che è ancora presente in molte realtà”.

Anmil sottolinea con soddisfazione che a Narni c’è un progetto di Legambiente Umbria, col contributo del Comune e della Regione. A disposizione dei cittadini narnesi un kit gratuito che ha messo a disposizione dei cittadini narnesi un Kit gratuito che consente di rimuovere piccoli manufatti di amianto ad un prezzo calmierato.

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