Protocollo Università-Regione sulle aziende ospedaliere, Fiorelli (M5S): «Non penalizzare Terni»

Protocollo Università-Regione sulle aziende ospedaliere, Fiorelli (M5S): «Non penalizzare Terni»
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Venerdì 24 Febbraio 2023, 20:31

«Difendere Terni dagli interessi onnivori di Perugia e dalle scelte politiche della destra che la indeboliscono» dice in una nota il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Terni, Claudio Fiorelli, che mette nel mirino la convenzione tra Università di Perugia e Regione Umbria. 

Lì secondo Fiorelli si gioca la vera partita del riequilibrio territoriale della sanità. «Il protocollo in via di adozione è solo l'ennesimo colpo verso lo smantellamento del sistema sanitario territoriale e verso l'Umbria meridionale - dichiara - la destra ternana continua a tacere e a non difendere gli interessi di Terni sui tavoli regionali, mentre la nostra città è sotto attacco da parte dei  partiti che governano Comune, Regione e Parlamento. E' sconvolgente che accordi strategici per il territorio che riguardano la gestione delle aziende ospedaliere di Terni e Perugia, vengano sottoscritti nelle segrete stanze da Università e Regione, tenendo all'oscuro sia le forze sindacali che gli ospedalieri. L'intenzione della giunta regionale è quella di dare il via libera alla fusione delle aziende ospedaliere di Terni e Perugia con il relativo accorpamento di molti dipartimenti. Cosa significa e quali effetti ci saranno?

«Di sicuro uno sbilanciamento in favore di Perugia.

Basti vedere il caso di cardiochirurgia, una struttura complessa dov'è prevista la figura del primario diventerà una semplice struttura dipartimentale gestita da un responsabile che non ha certo le funzioni di un primario e il dipartimento che sarà sempre a Perugia. La maxillo facciale che attualmente è una struttura complessa e ha il primario verrà ridotta a struttura semplice dipartimentale, mentre la struttura complessa sarà fatta a Perugia. La neuro radiologia ancora peggio, sarà declassata e passerà da struttura complessa a struttura semplice con la struttura complessa sempre a Perugia. La neuro invece viene mantenuta a Terni e l'endocrinologia passa tutta all'Università. L'ennesima scelta politica che porta a un depotenziamento dell'ospedale di Terni. Il capo dipartimento privilegerà per forza di cose la struttura in cui si trova nel momento in cui dovrà scegliere l'invio o l'acquisto di un macchinario. Un assetto che in definitiva non creerà alcun potenziamento ma con la scusa della razionalizzazione e del taglio dei costi aumenterà ulteriormente le differenze tra Terni e Perugia» .

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