Spoleto, Beroide in festa per la scuola innovativa e sicura nel ricordo della maestra Patrizia

Il taglio del nastro della scuola primaria e dell'infanzia di Beroide
di Ilaria Bosi
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Domenica 10 Settembre 2023, 08:12

SPOLETO Beroide, la nuova scuola profuma di casa. È stato inaugurato ieri mattina il nuovo plesso che ospita la scuola primaria e dell’infanzia, intitolato all’indimenticata maestra Patrizia Badiali. L’edificio era stato chiuso nel luglio del 2020 in seguito all’esito negativo emerso nell’ambito delle prove di vulnerabilità sismica e i lavori sono iniziati nel novembre del 2021, grazie alla progettazione definitiva ed esecutiva donata dallo studio privato dell’ingegner Alberto Fittuccia. A partire da domani, i circa cento allievi della scuola primaria e dell’infanzia potranno tornare in una sede innovativa e sicura, a misura di bambino.

I LAVORI

L’intervento di sistemazione strutturale dell’edificio e di rifacimento dell’impiantistica termica ed elettrica è stato finanziato dalla Regione Umbria con un milione di euro e dal Comune di Spoleto con 320mila euro. Ad avviare il percorso è stata l’amministrazione De Augustinis (presente ieri mattina l’ex assessore Francesco Flavoni), a concluderlo quella guidata dal sindaco Andrea Sisti. Grande attenzione è stata rivolta anche agli arredi interni, mentre gli arredi degli spazi esterni sono stati progettati e realizzati dalla Fercam Echo Labs, l’impresa sociale che realizza progetti in ottica di sostenibilità. L’associazione Amo (malati oncologici) ha invece donato una lavagna di ultima generazione, posizionata all’interno di un’aula.

LA FESTA

Tanti bambini di ieri e di oggi hanno partecipato alla giornata inaugurale, sugellata dalle note della banda musicale Città di Spoleto.

Una vera festa, resa ancor più gioiosa e densa di significato dall’intitolazione del plesso alla maestra Patrizia Badiali, venuta a mancare a fine dicembre del 2020 per Covid. La Maestra Patrizia, che di questa scuola – come ha ricordato la dirigente scolastica del Primo Circolo, Norma Proietti – è stata «vita e anima», ha speso la sua intera esistenza per i più piccoli, sapendo coglierne le sfumature e le differenze, all’insegna dell’accoglienza e dell’inclusività. Nella targa che porta il suo nome, all’ingresso della scuola primaria, è racchiuso tutto: «Esempio di vita e di instancabile impegno educativo, umano e sociale. In ricordo della passione e della dedizione da lei mostrate nei confronti della Scuola e delle giovani generazioni». Al ricordo appassionato della dirigente scolastica, sono seguiti gli interventi, colmi di emozione, del marito Carlo Manto e della figlia Maria Chiara e le testimonianze di due ex studenti, Guido Farinelli e Giulio Cimarelli. Toccante anche la testimonianza dei genitori, che all’epoca della chiusura del plesso hanno costituito un’associazione, dando vita a un modello virtuoso di collaborazione con la scuola, con il privato (la donazione dello studio Fittuccia ne è stata testimonianza) e con gli enti pubblici.    

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