Ma non basta, perché non agisce da solo. Appena la vittima si siede al volante il “gancio galante” si fionda sulla preda spiegando che in terra c’è qualcosa appena caduto. Si tratta quasi sempre di un portachiavi che viene abilmente maneggiato per far perdere tempo alla malcapitata signora. Nel frattempo un complice del gancio ruba la borsetta della vittima. A colpo avvenuto il gancio si allontana spiegando che quel portachiavi lo avrebbe consegnate a qualche addetto che poi si scoprirà essere inesistente. Quando la signora, appena derubata ma ancora non consapevole dell’accaduto, rientra nell’abitacolo spie e cicalo segnalano che c’è una portiera aperta. E’ proprio quella del lato passeggero. Dal relativo sedile manca la borsa e tutto il suo contenuto. La tecnica criminale è ampiamente collaudata e analoga nei diversi luoghi d’Italia dove è stata impiegata per commettere furti. Situazioni che ora cominciano ad affacciarsi anche a Foligno. La Squadra Volante, intanto, nell’ambito di una serie di controlli sull’immigrazione ha rintracciato due stranieri. Il primo è una donna, con documenti regolari, ma sul cui capo pendeva un provvedimento di espulsione che è stato quindi eseguito. Il secondo è, invece, un tunisino privo di documenti ricercato da tempo in quanto deve scontare una pena superiore a 5 mesi ed è stato portato quindi in carcere.
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