Serie D: «Non ci sono condizioni per riprendere». Foligno, Bastia, Cannara e Trestina al fischio finale

Serie D: «Non ci sono condizioni per riprendere». Foligno, Bastia, Cannara e Trestina al fischio finale
di Simone Lini
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Martedì 28 Aprile 2020, 09:52
PERUGIA - “Non ci sono attualmente le condizioni per rispettare un protocollo che permetta alle competizioni della Lega Nazionale Dilettanti di riprendere”. Parole che suonano come il preludio allo stop definitivo per il Foligno e per tutta la serie D. Soprattutto perché a pronunciarle, e poi postarle sul proprio profilo Facebook, è stato il presidente della Lega Dilettanti Cosimo Sibilia. Il momento della verità per i falchetti era atteso per il prossimo 4 maggio, quando il Consiglio Federale dovrà decidere come concludere questa stagione ormai appesa da due mesi. A sperare che i falchetti potessero tornare in campo erano rimasti ormai in pochi. Dopo un cauto ottimismo iniziale, che era arrivato a ipotizzare una ripartenza proprio domenica prossima per chiudere la serie D on quaranta giorni, tutti si sono dovuti arrendere all’evidenza. Uno per uno, tecnici, dirigenti e i giocatori, tra i più disposti a tornare in campo, si sono convinti che di calcio se ne riparlerà a settembre. In casa Foligno tra i primi ad alzare bandiera bianca erano stati il direttore sportivo Michele Cuccagna e il direttore generale Giuseppe Feliciotti. Da ultimo, proprio su queste colonne anche il tecnico Antonio Armillei aveva ribadito l’impossibilità per il calcio di serie D di giocare ai tempi del coronavirus. Le dichiarazioni di Cosimo Sibilia hanno un peso notevole, da pietra tombale. Non solo perché arrivano dal presidente della Lega. Ma perché espresse da chi invece, fin dall’inizio, si era detto orientato a concludere i campionati con verdetti sul campo. La sua resa di fronte a protocolli sanitari inattuabili in serie D e in campionati più bassi appare come definitiva. Ancora più che nei giorni scorsi la strada appare segnata: ai falchetti non resta che attendere un verdetto che appare già scritto. “Aspettiamo un altro documento. Il pericolo che il calcio dei dilettanti non riparta come dovrebbe è concreto, mettendo a rischio tanti giovani e tante società: ci appelliamo al Governo affinché ci possa stare vicino e darci la possibilità di ricominciare, ma solo con la sicurezza dal punto di vista sanitario” sono le parole conclusive del presidente Sibilia. Dichiarazioni che sembrano pensare più alla prossima stagione, che non all’immediato futuro. Nel decreto della così detta fase due, infatti, non è stato prevista l’autorizzazione agli allenamenti dopo il 4 maggio per atleti dilettanti. Gli interventi attesi, dunque, sembrano eventualmente riferirsi alla prossima stagione. In casa Foligno, dunque, non resta ormai che rendere definitivo quel rompete le righe che nei fatti è già stato dato a tutti i falchetti oltre un mese fa.
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